I pendolari della droga: si spostavano al mattino da Monza e dalla Brianza (oltre che dall’hinterland di Milano) per raggiungere i clienti, sulle rive del Po e nelle campagne piacentine per consegnare loro gli “ordini” arrivati via telefono, spesso con le chat. E fino a sera era una cessione di droga via l’altra: i carabinieri della Compagnia di Piacenza ne hanno contate oltre 1.800 tra eroina, cocaina e hashish, durante la loro indagine, chiamata “Iberia Express”, dalla regione Iberica, il luogo di provenienza della maggior parte dei pusher fermati.
Si tratta in tutto di 8 persone, stranieri di origine marocchina. Sette sono stati ristretti in carcere, uno sottoposto agli arresti domiciliari in applicazione a misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Piacenza su richiesta della locale Procura. Tutti sono ritenuti responsabili a vario titolo e in concorso tra loro di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso della attività di indagine, avviata a giugno 2020, sequestrati 310 grammi di cocaina e 220 di eroina e 250mila euro in contanti ritenuto provento della attività di spaccio. Durante l’esecuzione del provvedimento un soggetto tra gli 8 coinvolti è stato trovato in possesso di 800 grammi di cocaina e circa 37mila euro in contanti.