«Una doccia gelata» dice il sindaco di Monza Dario Allevi dopo le parole del primo cittadino di Milano, Beppe Sala, che ha messo in dubbio la realizzazione del prolungamento della M5 a Monza a causa del mancato aumento dei biglietti Atm.
Le parole di Sala hanno innescato la reazione politica di M5s e Lega a livello regionale e nazionale, ma anche il primo cittadino monzese ha commentato la presa di posizione sottolineando che «il prolungamento di M5 è un’opera strategica, non più rinviabile è un dato di fatto, sancito più volte dai Comuni oltre che da Regione Lombardia e suggellato dal Governo che lo scorso dicembre ha voluto stanziare 900 milioni di euro per finanziare l’infrastruttura: non si torna più indietro».
«Sala non ha mai detto che la partecipazione della città di Milano all’opera era subordinata all’aumento del ticket Atm – ha aggiunto – né durante i tanti incontri a porte chiuse né in Villa reale a Monza, nel corso del consiglio comunale congiunto che abbiamo organizzato davanti agli amministratori delle quattro città».
Poi, nella nota diramata dall’amministrazione comunale di Monza, parole distensive nei confronti del collega milanese. «Conoscendo la serietà sempre dimostrata da Beppe su questa partita, sono certo che vorrà tenerla separata da questa querelle sull’aumento dei biglietti e rispetterà quanto abbiamo sottoscritto nel protocollo d’intesa già siglato – ha concluso Allevi – A questo proposito chiedo a Regione Lombardia di convocarci al più presto».