I sei anni dall’inizio del procedimento chiudono il maxi processo Seregnopoli con numerose assoluzioni anche per prescrizione. Prosciolti i tre politici locali: l’ex sindaco Edoardo Mazza, in carica dal 2015 al 2017, quando, proprio a causa dell’inchiesta, dovette dimettersi facendo cadere la Giunta, l’ex pupillo di Forza Italia Massimo Ponzoni, assolto dall’accusa di abuso d’ufficio e prescritto per il presunto voto di scambio, e l’ex primo cittadino lumbard Giacinto Mariani per il quale la stessa Procura aveva chiesto l’assoluzione.
Processo Seregnopoli: l’imprenditore Lugarà condannato per usura
A emettere la sentenza, lunedì 11 dicembre, il collegio presieduto da Letizia Anna Brambilla. Condannato per usura a 4 anni e sei mesi e interdizione dai pubblici uffici per cinque anni l’imprenditore Antonino Lugarà (che si diceva fosse vicino ad ambienti della Ndrangheta di Senago, ndr), che è stato assolto per prescrizione dal reato di corruzione e abuso d’ufficio in relazione all’iterper la riconversione urbanistica dell’area dell’ex Dell’Orto Autopullman, che oggi ospita un supermercato. Una condanna inoltre a tre anni e tre mesi è stata comminata all’imprenditore Angelo Bombara sempre per usura nei confronti di una ristoratrice di Cesano Maderno.
Processo Seregnopoli: Lugarà assolto da accuse corruzione e ricettazione
Da parte sua l’imprenditore Lugarà è stato assolto dalle accuse di corruzione (secondo la Procura avrebbe messo a disposizione un appartamento a un dirigente dell’ufficio tecnico poi deceduto, in cambio di un suo interessamento in Comune) e di ricettazione di un’anfora antica trovata nella sua abitazione di Seregno.
Processo Seregnopoli: le assoluzioni perché il fatto non sussiste
Assoluzione perché il fatto non sussiste anche per Stefano Gatti, ex consigliere comunale, Vincenzo Fortunato Corso, ex ufficiale giudiziario, Giuseppe Carello, impiegato della procura della Repubblica di Monza, Franco Greco e Mauro Facchinetti, dipendenti comunali ma anche per i dipendenti comunali, in carica o in pensione, Carlo Santambrogio, Antonella Cazorzi e Biagio Milione.
«Siamo soddisfatti perché di fatto c’è stato un proscioglimento dalle accuse di corruzione e abuso d’ufficio – ha commentato l’avvocato di Mazza, Lorenzo Bertacco – ovviamente ci rimettiamo alla lettura del dispositivo per una valutazione più puntuale». Le motivazioni della sentenza sono fissate a 90 giorni. Anche l’avvocato di Lugarà, Luca Ricci, ha commentato: «È un dispositivo complesso soprattutto riguardo alle assoluzioni di alcuni capi di imputazione quindi attendiamo la motivazione per eventuali appelli».
Nessun commento dal Sostituto Procuratore Salvatore Bellomo che sicuramente non avrebbe voluto attendere così tanti anni per veder finire un’inchiesta così complessa che in un primo momento aveva anche portato a degli arresti eccellenti. Tra l’altro inizialmente erano imputati per abuso d’ufficio anche l’ex assessore a Protezione civile e servizi demografici del Comune di Seregno Gianfranco Ciafrone e il segretario comunale Francesco Motolese, assolti con il rito abbreviato anche in appello.