Problemi con le Poste? Nasce il gruppo Facebook contro i disagi

Si chiama “Poste italiote” il gruppo Facebook nato in Brianza per raccontare i problemi e disagi del servizio. Lo ha creato un monzese che si è trasferito a Besana.
Problemi con le Poste? Nasce il gruppo Facebook contro i disagi

Per quelli ossessionati dalle Poste, dagli aumenti in corrispondenza (non nel senso delle missive) delle festività quando il numero di spedizioni aumenta, dai francobolli introvabili, alle lettere che non arrivano e ai portalettere che imbucano la corrispondenza nella casetta sbagliata. Adesso per coloro che combattono ogni giorno contro le Poste c’è persino un social group. Un gruppo Facebook per condividere le esperienze e sperare in un miglioramento del servizio. Un gruppo creato da Claudio Romeo, monzese di nascita ma da anni trapiantato a Besana Brianza che, grafico per professione e appassionato di mail art ogni giorno si batte, o meglio si imbatte, per lavoro o per il suo hobby, nelle lungaggini e nei problemi delle Poste. Dando così vita al gruppo Facebook Poste Italiote che a pochi giorni dall’istituzione ha già raggiunto una quarantina di iscritti provenienti da tutta Italia. Il messaggio, fin dalle prime, è inequivocabile: si tratta di un gruppo riservato a quegli utenti che si sentono vessati dai disservizi delle Poste Italiane o che almeno una volta hanno subito qualche disguido postale. I commenti non si sono fatti attendere.

LEGGI anche il rischio chiusura degli uffici in Brianza

Chi si lamenta con le scelte sbagliate della dirigenza, chi magari postino si sente coinvolto ingiustamente, chi si lamenta per l’ampliamento dell’azienda anche nel settore bancario e finanziario e chi elogia il lavoro di alcuni dipendenti. «Non è un attacco personale contro i postini o contro i dipendenti – precisa Claudio Romeo – Ma è un modo ironico e al tempo stesso spero anche costruttivo di mettere il dito nella piaga di un sistema e di un’organizzazione aziendale di cui spesso ne pagano le conseguenze i cittadini».

E gli esempi non mancano. Dal recente caso monzese di difficoltà a reperire nel periodo natalizio i francobolli da dieci centesimi per spedire i biglietti di auguri, alla mancanza di personale portalettere nel caratese, al caso del postino di Villasanta che deposita le ricevute di ritiro raccomandate scrivendole in modo indecifrabile e spesso mettendole nelle cassette sbagliate. «Anche a me non sono mancati episodi al limite della follia – continua Romeo – Per esempio alcune settimane fa ho spedito un pacco celere, di quelli dove è possibile conoscere le varie tappe del percorso dalla spedizione all’arrivo al destinatario. Il pacco, spedito da Villa Raverio di Besana doveva arrivare a Milano in tre giorni. Ma, non si sa perché, è arrivato dopo una settimana intraprendo un percorso davvero strano che è passato dall’ufficio di smistamento di Peschiera Borromeo a Palermo, per poi arrivare dopo sette giorni a destinazione. Viaggiando molto probabilmente su gomma e quindi inquinando». Ecco uno dei primi misteri delle Poste. «Che non sempre siamo in grado di capire – conclude – Perché le risposte ricevute dagli operatori contattati seguono canoni di logica aziendale, e non sempre di buon senso».