Primule per la Giornata della vita: «In pandemia numerose fragilità a livello personale, comunitarie e sociali»

In tutte le chiese della diocesi ambrosiana, domenica 6 febbraio, è stata ricordata la 44esima Giornata nazionale per la vita: banchetti di primule per raccogliere fondi per i centri aperti a tutte le mamme e famiglie in difficoltà.
Un banchetto con le primule della "giornata per la vita" sui sagrati delle chiese (foto Volonterio)
Un banchetto con le primule della “giornata per la vita” sui sagrati delle chiese (foto Volonterio) Paolo Volonterio

In tutte le chiese della diocesi ambrosiana, domenica 6 febbraio, è stata ricordata la 44esima Giornata nazionale per la vita, che ha come simbolo le primule.

Molteplici le iniziative che avevano come slogan “Un fiore per la vita”. Le associazioni di volontariato dei “centri per la vita” sui sagrati delle chiese hanno proposto dei banchetti con coloratissime primule, a cui hanno allegato il messaggio dei vescovi italiani per la giornata.

Il ricavato della sottoscrizione delle primule servirà per sostenere i centri aperti a tutte le mamme e famiglie in difficoltà.

“Custodire ogni vita – hanno scritto i vescovi italiani nel lro messaggio – è fondamentale al di là di ogni illusione di onnipotenza e autosufficienza, la pandemia ha messo in luce numerose fragilità a livello personale, comunitarie e sociali. Ne emerge con rinnovata consapevolezza l’evidenza che la vita ha bisogno di essere custodita. Abbiamo capito che nessuno può bastare a sé stesso: siamo una comunità mondiale che naviga sulla stessa barca, dove il male di uno va a danno di tutti. Nessuno si salva da solo: ci si può salvare unicamente insieme”.