Sessantacinque uffici postali rischiano di chiudere in tutta la Lombardia. Poste italiane ha manifestato l’intenzione di voler chiudere, in maniera definitiva in Lombardia, circa 65 uffici di cui qualcuno anche nella provincia di Monza Brianza, per sopperire solo in parte alla carenza di personale. Numeri certi, almeno per quanto riguarda la provincia monzese, non ce se sono ancora all’interno del piano d’impresa per il periodo 2015/2019, almeno per il momento. Si parla di 5-6 uffici che rischiano di sparire. “Da oltre nove mesi l’azienda è ferma, non ci sono stati interventi per sanare le criticità presenti nel settore e la situazione è ulteriormente peggiorata creando ulteriori disagi alla clientela – spiega Mario Belfiore, segretario territoriale della Cisl -. Siamo contrari e perplessi davanti a un progetto che penalizza fortemente piccoli comuni e realtà territoriali disagiate. L’Slp Cisl in Brianza da tempo segnala la difficile e critica situazione sull’operatività quotidiana degli uffici postali, a causa di organici insufficienti che non consentono la corretta copertura delle postazioni di sportello, giornalmente decine di lavoratori devono cambiare ufficio perché la coperta è corta, i responsabili degli uffici sono costretti a lavorare allo sportello e attività commerciali vengono sostenute da personale part-time. Per questo il progetto complessivo ci sembra orientato unicamente ad una operazione di taglio delle risorse senza investire sulla rete degli uffici; dedicarsi esclusivamente dove è concentrato il business non coglie le reali opportunità che la nostra rete può offrire ai cittadini”.