Una segnalazione via app e la polizia di Stato arresta uno spacciatore. È successo pochi giorni fa a Milano e al centro c’è YouPol, l’applicazione per smartphone lanciata lo scorso autunno dal ministero dell’Interno. Uno dei servizi per avvicinare i cittadini e le forze dell’ordine, anche attraverso la tecnologia.
A Milano è successo che un uomo abbia segnalato un giro di spaccio nella piazza della stazione Centrale e che in poche ore i poliziotti abbiano rintracciato e arrestato uno dei responsabili.
“Una app amica da chiamare in un momento di difficoltà per non voltarsi dall’altra parte”, così l’aveva presentata il ministro Marco Minniti . Uno strumento, nato “in house” grazie ai tecnici informatici della Polizia di Stato, che permette di inviare immagini, video oltre al testo che segnala il reato o la condotta violenta in tempo reale alle sale operative della Polizia di Stato per denunciare episodi di bullismo o di spaccio.
YouPol è scaricabile gratuitamente dagli store online per i sistemi Ios e Android. Oltre alla georeferenziazione che consente alla sala operativa della questura che riceve la segnalazione di sapere esattamente dove sta avvenendo l’evento, l’app consente anche di effettuare una chiamata di emergenza a 113 o 112 Nue. Avviata a Milano, Roma e Catania. Prossimamente, dal mese di febbraio 2018 verrà estesa anche agli altri capoluoghi di regione e da agosto sarà implementata in tutte le province italiane.
È riservato invece solo a chi è in grado di smentire una fake news il progetto “Red button” della Polizia postale.
Il “pulsante rosso” è nell’home page del sito internet www.commissariatodips.it e raccoglie segnalazioni e link di notizie fake attraverso un’interfaccia web semplice e immediata. Una volta attivata la procedura, la Polizia postale verificherà, per quanto possibile, l’informazione, “con l’intento di indirizzare la successiva attività alle sole notizie manifestamente infondate o apertamente diffamatorie”, spiegano le forze dell’ordine.
Le segnalazioni vengono prese in carico da un team dedicato di esperti del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (Cnaipic) che, in tempo reale, 24 ore su 24, effettuerà approfondite analisi, attraverso l’impiego di tecniche e software specifici.
“Grazie al “Red button” si limiterà, nell’interesse del singolo ma anche dell’intera comunità che usa i social, la diffusione di notizie false, ingiuriose o diffamatorie o che addirittura possono destare allarme sociale; in più si potrà arginare l’operato di quanti, al solo scopo di condizionare l’opinione pubblica, orientandone tendenziosamente il pensiero e le scelte, elaborano e rendono virali notizie destituite di ogni fondamento, relative a fatti od argomenti di pubblico interesse. E qualora venga individuata con esattezza una fake news – sul sito del Commissariato di ps on line e sui canali social istituzionali verrà pubblicata una puntuale smentita”, spiega la Polizia di Stato nella presentazione.