La Lega e il Movimento 5 Stelle a Monza sbancano i quartieri popolari, il Pd guadagna consensi in quelli benestanti e il centro tende a sparire: i comportamenti degli elettori monzesi negli ultimi cinque anni confermano quelli registrati a livello nazionale.
Affinità e discrepanze delle scelte compiute nelle urne cittadine rispetto a quelle effettuate nel resto del Paese in occasione delle tornate politiche del 2013 e del 2018 e delle comunali del 2017 sono state individuate dagli esponenti della civica LabMonza che hanno analizzato i flussi di voto delle ultime tre consultazioni.
Lo studio, effettuato dall’ex consigliere comunale Alessandro Gerosa seguendo il metodo di Goodman utilizzato dall’istituto Cattaneo, è stato illustrato al Liberthub e può essere scaricato dal sito labmonza.it: in cambio la lista chiede la condivisione per un mese su Facebook o Twitter.
«Ricerche di questo tipo – spiega Gerosa – sono utili ai partiti per comprendere come impostare le loro azioni. Noi, in particolare, lavoreremo dove siamo risultati più deboli: a San Rocco e al Cederna, ascolteremo i residenti e cercheremo di riparare agli errori commessi».
I due quartieri, infatti, hanno da tempo voltato le spalle alla sinistra: tanto che, si legge nel testo, in quelle zone il Pd è considerato come un nemico. Il Partito democratico, nonostante tutto, il 4 marzo si è confermato la prima forza politica della città: è, però, cambiata la distribuzione dei suoi elettori. Tre mesi fa ha perso in tutte le circoscrizioni rispetto alle comunali ed è crollato alla 2 e alla 3 mentre rispetto al 2013 ha recuperato solo alla 5.
Alla 2 e alla 3 sono, invece, esplosi il Carroccio e i pentastellati, che arrancano alla 5 e alla 1. Il Movimento 5 Stelle è l’unico soggetto nazionale che alle amministrative ha dimezzato i voti delle politiche, segno del suo scarso radicamento sul territorio.
«Le due formazioni – afferma il rappresentante di LabMonza – hanno saputo intercettare il voto di protesta, più forte nelle aree meno ricche. I padani hanno trovato in Salvini un leader in cui molti riescono a identificarsi: non c’è, però, uno spostamento diretto di consensi dal Pd alla Lega in quanto gli elettori democratici sono più orientati ad astenersi che a optare per il Carroccio».
In città Forza Italia soffre meno che altrove ma in un quinquennio è precipitata dal secondo al quarto posto. Fratelli d’Italia ha ottenuto il risultato migliore alle comunali grazie al picco di San Rocco che però si è dissolto nel giro di un anno.
I partiti di sinistra hanno tutt’altro che brillato: nel 2013 Sel si è attestata al 2,5% e tre mesi fa Leu ha racimolato il 3,7% a fronte del 3 incassato da LabMonza alle comunali. È andata peggio al centro, diluito in liste coalizzate sia con il centrodestra che con il centrosinistra, che il 4 marzo si è ridotto a un terzo rispetto a cinque anni fa quando ha sfruttato il traino di Scelta Civica.