Il gallo canta. Secondo un vicino, troppo. E per questo allerta polizia locale e carabinieri. Agli agenti del comando di via Roma a Sovico le segnalazioni (sempre della stessa persona) andavano avanti da almeno sei mesi. Pochi giorni fa, i vigili i sono recati dalla proprietaria del gallo sottoponendo la questione. Gli animalisti stiano sereni: nessuno ha tirato il collo al volatile, ma l’animale è finito in esilio. La proprietaria, seppur sconcertata per la faccenda, ha deciso di portarlo in un’altra zona.
È la vicenda, dai contorni decisamente bizzarri, che si registra in via Lambro. Siamo a ridosso della campagna e del fiume. Un cittadino ha segnalato a più riprese a polizia locale e carabinieri il disturbo dei chicchirichì del gallo di un vicino. Secondo quanto riferito dal comando dei vigili, il sovicese sosteneva che il gallo cantasse in continuazione, di giorno e di notte, lamentando un disturbo alla quiete. Un “funky gallo”, direbbe Zucchero. Ma al vicino, evidentemente, questa “musica” non piace, tanto da innescare una polemica decisamente colorita che sembra cadere a pennello nella settimana del Festival di Sanremo. Ma non solo.
Contro il gallo canterino si era pure innescata una petizione popolare, poi non andata in porto, e una battaglia web a colpi di hashtag #iostocolgallo.
«Il gallo era dei miei figli di 5 e 3 anni. Adesso chi glielo dice che il gallo l’abbiamo dovuto portare dove non dà “fastidio”? Spero che la persona che ha fatto tutto ciò stia leggendo e si senta in colpa per quello che ha fatto. Poteva anche metterci la faccia e dirlo di persona prima. Il gallo è andato a stare meglio lontano da vicini intolleranti e insonni».
Questo il messaggio scritto dalla proprietaria del gallo in questione che, raggiunta dagli agenti di Polizia locale, ha deciso di risolvere personalmente la questione. La vicenda quindi è finita su Facebook e ha suscitato, è il caso di dirlo, un pollaio di polemiche.