I lavori in corso non sono passati inosservati. Alla “montagnetta” di Vedano al Lambro, all’interno del parco, sono al lavoro ruspe e giardinieri. Si piantano pali, si definiscono i terrazzamenti, si prepara la messa a dimora di una vigna.
Parco di Monza, la novità: le carte storiche riportano un vigneto in quel punto
Le carte storiche del parco dimostrano infatti che proprio in quel punto da cui si gode uno splendido panorama sulle Ville Mirabello e Mirabellino e su un’ampia area del parco, esisteva una vigna.

Bisogna ricordare che in epoca asburgica il parco era stato concepito come tenuta agricola modello e anche nel periodo napoleonico quando i 700 ettari di verde vennero cintati, rimase l’idea che il parco dovesse fornire prodotti alla corte del viceré d’Italia.
Si coltivava dunque l’uva tra i terrazzamenti che portavano al punto panoramico sul parco.
Parco di Monza, la novità: la filossera del 1879, l’uva fragola, i ribes
Il vigneto reale non passò indenne all’arrivo della filossera che dal 1879 distrusse i vigneti in Brianza portando alla quasi completa scomparsa.
Dove vennero ripristinati si scelsero proprio vitigni come l’uva fragola caratterizzata dal sapore dolce della polpa e particolarmente resistente. La Montagnetta di Vedano era già stata oggetto di un intervento di recupero del verde in anni recenti quando vennero messi a dimora decine di piante di ribes.
Fino a quando sono rimaste sono state un’attrazione per i visitatori che hanno potuto raccogliere grappoli di ribes durante le camminate nel verde. C’è da scommettere che ci sarà qualcuno che raccoglierà anche i grappoli, della futura uva fragola. Nascerà il “fragolino reale”? Attenzione, nel caso, alla vinificazione: se fatta male produce troppo metanolo.
