Sono i germani reali gli uccelli acquatici che fanno registrare un maggior numero di presenze – ben 138 – sul “registro” del parco di Monza. A determinarlo è stato il censimento degli uccelli acquatici svernanti svolto martedì 17 gennaio da un piccolo gruppo di appassionati con Francesco Ornaghi, in veste di coordinatore, Mario Maino, Italo Magatti e Riccardo Rossi. Un lavoro certosino eseguito in diversi punti del polmone verde: il laghetto della Villa Reale, la roggia che scorre nei giardini reali, il laghetto della Valle dei Sospiri e il tratto del Lambro che va dall’entrata del parco alla Madonna delle Grazie fino a San Giorgio.
Parco di Monza: il censimento degli uccelli nel nome di Barattieri, “avrebbe apprezzato la continuità del progetto”
I dati saranno consegnati ad enti di ricerca e di studio a carattere locale, nazionale ed internazionale poiché sono stati raccolti seguendo i crismi dell’ IWC, l’International Waterbird Census, un progetto internazionale che riguarda la totalità dei paesi europei e mediterranei. In Italia questo progetto, che si svolge dal 1967, è coordinato da Ispra (Istituto superiore di protezione e ricerca ambientale).
Negli ultimi anni il censimento all’interno del parco veniva condotto da Matteo Barattieri, il geologo naturalista monzese 57enne, scomparso in un tragico incidente lo scorso mese di agosto negli Stati Uniti. Per i suoi amici il lavoro svolto martedì è stato un modo per onorarne la memoria e l’impegno, sicuri che “Matteo avrebbe apprezzato molto la continuità del progetto”.
Parco di Monza: il censimento degli uccelli nel nome di Barattieri, i numeri
E così binocolo, penna e taccuino alla mano, i pazienti osservatori hanno potuto contare, oltre ai germani: 79 esemplari di gabbiani comuni, 26 anatre mandarine, 20 gallinelle d’acqua, 10 anatre germanate-pomeriane (che Barattieri definiva “germani dal piumaggio pasticciato, risultato di decenni di incroci”) e altrettante oche domestiche, due cormorani, due aironi cenerini e due oche cignoidi.
I dati raccolti descrivono le variazioni numeriche e distributive delle popolazioni delle diverse specie e servono anche a stabilire le quote di individui che potranno essere abbattuti dai cacciatori. Per la tutela di questi uccelli, che compiono spostamenti di migliaia di chilometri tra un paese e l’altro è necessario un coordinamento internazionale per l’acquisizione dei dati. Il censimento viene svolto a gennaio poiché in questo periodo gli uccelli acquatici risultano più “stanziali”. Anche nel conteggio svolto lo scorso anno i germani reali erano stati in testa alla classifica con 107 esemplari censiti. A seguire i gabbiani comuni a quota 33 e l’anatra mandarina con 20 esemplari.