L’ospedale di Desio torna con l’Asst di Vimercate dal primo gennaio e, per farlo, cresce: la Regione Lombardia ha annunciato la creazione per Desio di sei nuove unità complesse con altrettanti primari e un piano di assunzioni. Oltre a quasi 1,5 milioni di investimenti. Lo ha detto l’assessore al welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, dopo la riunione con i consiglieri regionali di Monza e Brianza fissata per venerdì 20 settembre con all’ordine del giorno il piano di revisione della mappa della sanità provinciale.
Le modifiche sono figlie anche e soprattutto del progetto di trasformazione del San Gerardo di Monza, che oggi gestisce anche l’ospedale di Desio, in Irccs, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico. «La nuova Asst della Brianza, prevista dalle normative regionali a seguito dell’avvio del percorso di trasformazione in Irccs del San Gerardo, garantirà la valorizzazione e un alto livello qualitativo delle prestazioni in tutti i presidi ospedalieri: saranno istituiti sei nuovi primariati all’ospedale di Desio e avviati i relativi concorsi, verrà rafforzato l’apparato amministrativo e garantito uno stretto rapporto con l’università e con il territorio» ha detto Gallera.
«Questo percorso nasce su preciso mandato del Consiglio regionale – ha detto l’assessore Gallera – e si è sviluppato attraverso 54 incontri». L’ospedale di Desio, con le sue realtà collegate, si staccherà dal futuro Irccs di Monza e troverà collocazione nella nuova Asst della Brianza insieme alle strutture sanitarie e socio-sanitarie degli ex distretti di Carate Brianza, Seregno e Vimercate. Per la trasformazione saranno stanziati 1.487.891 euro per l’istituzione a Desio di sei Unità organizzative complesse “per mantenere un livello adeguato di operatività, oltre il rafforzamento delle strutture centrali mediante la creazione di undici posizioni aggiuntive in pianta organica”. Lo stanziamento è previsto nei prossimi giorni, mentre dopo il primo gennaio 2021 saranno aperti i bandi di concorso per le assunzioni.
Il Movimento 5 stelle Lombardia nel frattempo ha depositato un ricorso al Difensore civico regionale per chiedere l’accesso a “atti e documenti oggetto di un procedimento amministrativo pubblico originata a seguito dell’approvazione della richiesta formale presentata dall’Asst Monza volta a trasformare il San Gerardo in un Irccs”. Il motivo lo spiega il consigliere regionale M5S, Marco Fumagalli, per il quale è «scorretto da un punto di vista istituzionale il comportamento dell’assessore Gallera al quale, in data 18 settembre 2020, ho richiesto di avere la documentazione che ha inviato a Roma per il riconoscimento del San Gerardo in Ircss a cui non ho avuto risposta nonostante un sollecito del 20 ottobre. Così in data odierna ho chiesto l’intervento del difensore civico regionale per la tutela delle mie prerogative».
«Nell’incontro l’assessore Gallera non ha voluto rispondere alla mia domanda circa la modalità di costituzione dell’Ircss San Gerardo e chi saranno gli enti fondatori e se ci saranno soggetti partecipanti – ha detto ancora Fumagalli – In un Ircss pubblico gli enti fondatori sono solitamente solo gli enti locali di riferimento e il ministero. Il rifiuto a rispondere da parte di Gallera, in presenza dei vertici della sanità brianzola, e il suo invito a formulare la richiesta per iscritto desta molta preoccupazione».
«Deludente il progetto di riorganizzazione della sanità in Brianza» ha detto invece il Partito democratico per voce del consigliere regionale Gigi Ponti. Secondo i democratici in dodici mesi il tavolo di lavoro dell’assessore Gallera è stato capace di presentare solo «qualche slide» con «una proposta che dovrebbe rimediare alle tante mancanze del sistema sanitario, riorganizzare unitariamente la Provincia di Monza e Brianza e rilanciare gli ospedali brianzoli, in particolare quello di Desio. Una riorganizzazione di cui la tragica emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha reso più evidente la necessità. Senza un documento di indirizzo e nessuna certezza dei tempi di realizzazione diventa difficile non solo valutare ma anche cogliere i reali cambiamenti che ci saranno nel prossimo futuro».
Il Pd contesta il mancato coinvolgimento di sindaci e sindacati, che il partito chiede nell’immediato e per le prossime fasi, perché «nessuno può accettare di trovarsi di fronte a un atto immodificabile». E ancora: «Nulla è stato detto sul rafforzamento della sanità territoriale. Il tema è stato rimandato al prossimo futuro. Troppo poco per definire questo un progetto operativo adeguato alle giuste aspettative dei brianzoli».
Premia invece la proposta Andrea Monti, vice capogruppo della Lega al Pirellone, che esprime «soddisfazione per la conferma di oggi da parte dell’assessore al Welfare Gallera su quanto previsto dalla modifica di legge che ho portato in aula e abbiamo votato nei mesi scorsi».
«Abbiamo la conferma definitiva – prosegue Andrea Monti –, dal primo gennaio nascerà l’Asst Brianza, un passo atteso da tempo, un nuovo riassetto che sarà occasione e al tempo stesso una sfida per valorizzare Desio e tutti i presidi della Provincia. Una sfida perché saremo la più grande Asst della Lombardia. Auspichiamo che la prossima riforma della Sanità lombarda, unitamente a questo nuovo assetto territoriale, possa rappresentare un’evoluzione positiva a vantaggio dei nostri cittadini».