Sale in maniera significativa la pressione nei reparti Covid dell’Asst Brianza. Secondo i dati di venerdì 5 marzo i ricoverati per Coronavirus tra gli ospedali di Vimercate, Carate e Desio sono 179 rispetto ai 145 di una settimana prima. Un incremento di 34 unità. Soprattutto si sono riaperte le porte della terapia intensiva a Vimercate, dopo quelle di Desio già da settimana scorsa, mentre a Carate per ora restano chiuse.
A Vimercate si è registrata la crescita di pazienti Covid più importante. Nell’ospedale di via Santi Cosma e Damiano in una settimana si è passati da 72 a 102 pazienti allettati di cui 6 in terapia intensiva (che fino a una settimana prima era vuota), 30 con assistenza respiratoria (di cui 23 con caschetto Cpap) rispetto ai 18 di una settimana fa (di cui 15 con caschetto Cpap). Tra i pazienti intubati per Covid c’è anche il parroco don Mauro Radice responsabile della comunità pastorale Casa di Betania di Agrate, Omate e Caponago.
Dati in leggerà crescita anche al nosocomio di Desio dove nell’arco di sette giorni si è passati da 62 a 64 ricoverati di cui 5 in terapia intensiva (rispetto ai 2 di una settimana prima) e 37 con necessità di assistenza respiratoria (di cui 9 con caschetto Cpap), come una settimana prima.
Infine nell’ospedale di Carate si registra un lieve aumento da 11 a 13 degenti per Covid di cui 3 con assistenza respiratoria. Una settimana prima, nel nosocomio caratese, nessuno aveva bisogno di un supporto respiratorio.
In parallelo vanno avanti anche le vaccinazioni anti-covid su tutte e tre le strutture ospedaliere. A venerdì 5 marzo i vaccinati in totale sono 27mila di cui 1.600 over 80. Da lunedì 8 marzo cominceranno le somministrazioni delle dosi di AstraZeneca per gli insegnanti delle scuole di tutti i livelli. Allo stato attuale l’Asst Brianza può garantire complessivamente 2700 vaccini alla settimana. Una cifra sicuramente importante ma che bisogna parametrare agli oltre 700mila pazienti che dovranno sottoporsi alla vaccinazione nelle prossime settimane e mesi.
Qualche giorno fa il nuovo direttore generale Marco Trivelli dell’Asst aveva ammesso come in questo periodo pandemico si siano accumulate moltissime prestazioni sanitarie come visite, esami e operazioni che devono ancora essere evase e difficilmente potranno esserlo entro la fine del 2021.