Ospedale San Gerardo, a Monza l’esoscopio di ultimissima generazione: per tumori cerebrali e patologie neurovascolari

Un esoscopio è stato donato dalla Fondazione Camerani e Pintaldi di Monza all’ospedale san Gerardo. Un’apparecchiatura del valore di 410.000 euro che potenzierà la precisione e il confort nelle operazioni al cranio per tumori cerebrali e patologie neurovascolari.
preenstazione esoscopio san gerardo monza tumori al cervello
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Un nuovo sofisticatissimo strumento, uno dei pochi in Italia, per migliorare la qualità degli interventi chirurgici e, quindi, di elevare gli standard di assistenza e di cura dei pazienti. È l’esoscopio donato dalla Fondazione Camerani e Pintaldi di Monza all’ospedale san Gerardo. Un’apparecchiatura del valore di 410.000 euro che potenzierà la precisione e il confort nelle operazioni al cranio per tumori cerebrali e patologie neurovascolari.

Per i neurochirurghi si tratta di un gigantesco passo in avanti, o meglio, di “un cambio di paradigma chirurgico”, come lo definisce il professor Carlo Giussani, direttore dell’unità operativa di Neurochirurgia dell’Asst Monza.

“Questo strumento – spiega – per la sua tecnologia supera i tradizionali microscopi chirurgici nella capacità di ingrandimento, nel mantenimento della profondità di campo e nella qualità di immagine annullando, così, la perdita di informazione luminosa”. E non è tutto: la proiezione delle immagini su schermi dedicati lontani dal campo operatorio permette a tutta l’equipe di “partecipare” all’intervento chirurgico (compresi i medici specializzandi che possono veramente imparare sul campo) e aiuta notevolmente i dottori che stanno eseguendo l’operazione che è “come se entrassero realmente nel cervello del paziente”.

Ospedale San Gerardo,  a Monza l’esoscopio di ultimissima generazione: per tumori cerebrali e patologie neurovascolari
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“La neurochirurgia oncologica e vascolare – riprende il professor Giussani – presuppone l’applicazione di tecniche microchirurgiche. Gli attuali microscopi, pur avendo ottime capacità di ingrandimento e di stabilità di messa a fuoco del campo chirurgico, costringono i medici ad assumere posture non proprio ergonomiche. Le procedure neurochirurgiche di craniotomia per tumore cerebrale sono molto lunghe. Nei casi più complessi, come i tumori pediatrici, possono durare anche 8-10 ore e più consecutive. Inoltre, la localizzazione del tumore costringe spesso il paziente ad assumere posizioni particolari, prone o semisedute, che obbligano, a loro volta, il chirurgo a trovarsi in situazioni posturali tutt’altro che comode. Tutto ciò determina nei dottori un notevole affaticamento che porta all’allungamento dei tempi operatori e anestesiologici e a un maggiore rischio di errore”.

La Neurochirurgia del San Gerardo è un reparto ad alta specializzazione identificato a livello regionale come Hub per le urgenze/emergenze neurochirurgiche di cui fanno parte anche i tumori cerebrali pediatrici. Circa 170 i tumori trattati ogni anno, di cui una ventina pediatrici. La Neurochirurgia, in collaborazione con i reparti di Pediatria e Terapia Intensiva Neonatale della Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma, che opera all’interno dell’Ospedale San Gerardo, e delle strutture di Terapia Intensiva Neurochirurgica, di Anestesia Pediatrica e di Neuroradiologia è diventata nell’ultimo decennio un centro di rilevante competenza nel trattamento dei bambini affetti da tumore cerebrale.

L’unità, inoltre, collabora con il reparto di Oncologia Pediatrica dell’Istituto dei Tumori di Milano, leader nazionale nel trattamento post-chirurgico chemio e radioterapico di questi bambini. Negli ultimi anni sempre più frequente è stata la presa in carico non solo dei pazienti pediatrici del nostro territorio ma anche dei bambini provenienti da altre aree. La Neurochirurgia del San Gerardo risulta uno dei reparti della regione che trattata il maggior numero di piccoli pazienti affetti da tumore cerebrale.

La presidente della Fondazione Camerani e Pintaldi Gisella Vegetti ha espresso la propria soddisfazione per la donazione. “In questo modo-ha affermato-portiamo avanti le finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale nel territorio della Provincia di Monza e Brianza della Fondazione svolgendo attività principalmente di beneficenza o di sostegno nell’interesse generale, specialmente nell’ambito dell’istruzione professionale dei giovani, dell’assistenza e della ricerca medica a favore del bambini malati, con particolare riguardo alle malattie oncologiche ed oncologiche”.