Blatte nelle cucine della mensa dell’ospedale di Desio. Non appena sono state trovate, è scattata la procedura di bonifica e una riorganizzazione del servizio di preparazione e distribuzione dei pasti per dipendenti e pazienti. La scoperta risale a settembre. Un problema non da poco, considerando il grande numero di utenti dell’ospedale desiano, punto di riferimento di gran parte della Brianza.
Da allora, il servizio pasti è gestito da una società esterna, in attesa che le cucine del piano interrato dell’ospedale di via Mazzini vengano bonificate. Intanto però i sindacati si sono fatti sentire. La Cgil ha scritto una lettera di lamentele, accusando la direzione di non aver comunicato tempestivamente quanto accaduto. «I dipendenti non sono stati informati della chiusura della mensa – dice Walter Palvarini della Funzione Pubblica della Cgil di Monza e Brianza. «Riteniamo doverose le informazioni sulla sospensione temporanea e sulle modalità sostitutive – ha scritto il sindacalista in una lettera -. Ci risulta peraltro che il cibo, proveniente da una cucina esterna, sia freddo e di scarsa qualità». In settimana la direzione dell’ospedale ha diffuso una nota per fare chiarezza.
«Volantini in reparto per scusarsi dei disagi fin da subito, una nota ai dipendenti con il coinvolgimento dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza in un incontro apposito e l’avvio di una procedura di rivalsa nei confronti dell’azienda che fino a poco tempo fa gestiva la mensa ospedaliera per omessi controlli e mancati lavori. Sono queste le azioni messe in campo fin da subito dalla Direzione Generale della ASST di Monza il 22 settembre quando, è scattata la chiusura delle cucine in seguito al ritrovamento delle blatte, a cui ha fatto seguito immediatamente l’operazione di bonifica al piano interrato della struttura dove venivano preparati i pasti». La chiusura della mensa è stata ordinata dalla Direzione Generale, che ha allertato l’Ats. I tecnici sono intervenuti con una ispezione e un monitoraggio costante della situazione.
«Contemporaneamente – spiega l’ospedale – sono state attivate tutte le modalità per garantire pasti sostitutivi veicolati da un vicino centro di produzione e sono state comunicate tutte le procedure ai funzionari responsabili della gestione alimentare dell’ATS». L’ospedale si difende: «La comunicazione è stata capillare, reparto per reparto, poi con una comunicazione scritta e avvisi affissi in ciascun reparto e servizio. Gli orari di servizio per la distribuzione dei pasti sono rimasti invariati rispetto all’ordinario con un menù di emergenza nei primi giorni, nel rispetto delle diete per i degenti affetti da patologie particolari». I lavori ora sono quasi terminati: « L’azienda che gestisce il servizio di ristorazione ha confermato che la conclusione dei lavori è prevista per lunedì 19 dicembre. I locali quindi riapriranno non appena l’ATS, in seguito all’ispezione, avrà dato parere positivo».