“FasDay con Aidefad+ conosci+proteggi+vivi”: è l’evento in programma venerdì 9 all’ospedale Papa Pio XI di Desio. Il ministero della Salute, l’Istituto superiore di sanità e la società italiana di Alcologia, celebrano e promuovono, la giornata internazionale in cui ricordare e sollecitare un cambiamento radicale nella cultura del bere delle donne in gravidanza, a tutela del nascituro.
Ospedale di Desio: alcol in gravidanza, impegno di Asst Brianza
Asst Brianza, e in particolare le due strutture di ostetricia e ginecologia e pediatria e neonatologia del Pio XI di Desio, ha deciso di aderire organizzando, per l’occasione, un evento per far crescere la consapevolezza su questa problematica e diffondere stili di vita che salvaguardino la diade mamma-bambino, prima e dopo la nascita.
In Italia, secondo uno studio di qualche anno fa, la prevalenza di esposizione prenatale all’etanolo è risultata essere del 7,9%. Sempre secondo stime recenti dell’Oms, il 65,5% delle donne in età fertile, nella regione europea, consuma alcol, e siccome quasi la metà delle gravidanze non sono programmate (il 42%), il rischio di consumo di alcol, durante le prime fasi della gestazione, è altissimo.
Ospedale di Desio, alcol in gravidanza: “Anche una minima quantità può causare danni al feto”
“Il consumo di alcol in gravidanza – ha spiegato Armando Pintucci, ginecologo e responsabile della sala parto – è associato a una vasta gamma di danni al feto e al bambino, quali l’aborto spontaneo, la natimortalità, la sindrome della morte improvvisa in culla, il parto pretermine, alcune malformazioni congenite, il basso peso alla nascita, il ritardo di sviluppo intrauterino e una serie di disordini , a partire dalla manifestazione più grave, la sindrome feto-alcolica (Fetal Alcohol Syndrome, Fas), con una serie di anomalie strutturali e di sviluppo neurologico che comportano gravi disabilità comportamentali e neuro-cognitive. Anche una quantità minima di alcol può causare danni al feto e pregiudicarne la salute. Tutte le fasi dello sviluppo embrionale sono vulnerabili agli effetti teratogeni dell’alcol, per questo motivo secondo le linee guida cliniche della maggioranza dei Paesi del mondo il consumo di alcol in gravidanza è controindicato e il messaggio di salute pubblica è “non bere in gravidanza. Scopo della prevenzione è quello di cercare di contribuire come collettività a garantire un’informazione corretta ed esauriente che renda le donne consapevoli e competenti nella gestione del consumo di alcol ed eviti di esporle ai rischi di danni completamente evitabili sostenendo uno stile di vita sano con zero alcol in gravidanza“.
Ospedale di Desio: l’evento di venerdì 9 settembre, mattina e pomeriggio
L’evento di venerdì 9, all’ospedale Papa Pio XI di Desio è articolato in due momenti. Il primo alle 11 nell’aula magna del nosocomio mentre il secondo a partire dalle 14 con chiusura intorno alle 17.
Nel corso della mattinata, gli operatori sanitari incontreranno la popolazione interessata: sono state coinvolte, fra l’altro, le donne in gravidanza che stanno frequentando i corsi di preparazione al parto. “Chiunque voglia saperne di più – ha ricordato Pintucci – a partire dalle coppie di neogenitori, è comunque benvenuto”.
Nel pomeriggio è previsto, invece, un evento formativo con la partecipazione di autorevoli esperti, sulla sindrome feto-alcolica, rivolto a ginecologi, pediatri, neuropsichiatri, psicologi, ostetriche, puericultrici, infermieri, assistenti sociali.