Novità: cella di sicurezza e fotosegnalamento alla polizia locale di Monza

Come annunciato dal sindaco di Monza, Dario Allevi e dall’assessore comunale alla sicurezza, Federico Arena, il Comando della polizia locale di Monza di via Marsala sarà presto dotato di una cella di sicurezza per i soggetti fermati e arrestati e di un ufficio per il fotosegnalamento oltre che di una armeria e deposito munizioni.
Vergante e Allevi polizia locale generiche
Vergante e Allevi polizia locale generiche Roberto Magnani

Come annunciato dal sindaco di Monza, Dario Allevi e dall’assessore comunale alla sicurezza, Federico Arena, il Comando della polizia locale di Monza di via Marsala guidato da Piero Vergante sarà presto dotato di una cella di sicurezza per i soggetti fermati e arrestati e di un ufficio per il fotosegnalamento oltre che di una armeria e deposito munizioni.


LEGGI Monza, presentato il comandante della polizia locale: «Vigilanza attiva e non di passerella»



LEGGI La stretta della polizia locale di Monza: in arrivo anche cinque nuovi drug test



LEGGI Già 74 operazioni in un solo mese per il nuovo comandante della polizia locale di Monza

Per l’adeguamento strutturale e la successiva acquisizione delle attrezzature sono già stati messi a disposizione dall’amministrazione comunale 51mila euro con una apposita determina dirigenziale. Una novità molto attesa: finora, infatti, i fermati, non disponendo il Comando di un luogo idoneo ad ospitarli, dovevano essere sorvegliati a vista dagli agenti, anche durante la notte, in attesa del processo per direttissima. Problemi si erano manifestati anche per il fotosegnalamento, visto che proprio a causa della mancanza di un locale adeguato, gli agenti erano costretti ad rivolgersi alle altre forze dell’ordine con grande dispendio di tempo.

L’intervento di potenziamento del Comando segue a breve quello di fine 2017 quando il Comune ha deliberato l’acquisto di una serie di dotazioni personali per i 103 agenti: cento bastoni, cento spray, quindici caschi per autotutela da assegnare al reparto radiomobile, altrettanti occhiali trasparenti di protezione, due cuscini per TSO, quindici giubbetti antiproiettile/antiperforazione, altrettante coppie parabraccio e due metaldetector, oltre che otto nuove auto.

Non solo, sempre a dicembre 2017, acquistati anche cinque confezioni di “drug-test” di ultimissima generazione a un costo di circa 3.100 euro per la prevenzione stradale che permettono la rilevazione di eventuali utilizzi di stupefacenti (AMP/MAMP/THC/COC/OPI).