Non solo balletti, i vigili di Biassono sono pure assenteisti?

Ghisa biassonesi come i ghisa romani, anche se nel primo caso la malattia di massa sarebbe passata inosservata. L’assenteismo dei vigili brianzoli risalirebbe al novembre del 2013 quando per qualche giorno si sarebbero dati malati 5 agenti su 6
Non solo balletti, i vigili di Biassono sono pure assenteisti?

L’epidemia dei vigili durante le festività non è una peculiarità della capitale. Ghisa biassonesi come i ghisa romani, anche se nel primo caso la malattia di massa sarebbe passata inosservata. Mentre nel caso capitolino ci sono indagini ancora in corso. In queste settimane il caso romano ha riportato in auge anche in paese un episodio analogo, avvenuto in occasione delle celebrazioni del 4 novembre 2013. Due anni fa, infatti, cinque agenti su sei si sarebbero dati per malati dall’1 al 3 novembre, giorno appunto in cui erano in programma le celebrazioni per la Giornata delle Forze Armate e che d’abitudine vede anche la presenza degli agenti della Polizia locale.

Un ammutinamento quasi di massa (uno degli agenti però era in licenza) che era stato notato dai cittadini tanto che alcuni mesi dopo, quando già lo scandalo dei video dei vigili circolava per i corridoi di Palazzo Verri, in un documento appeso sulla bacheca dei dipendenti comunali si faceva esplicito riferimento a quell’episodio, mettendo in dubbio la cagionevole salute dei ghisa biassonesi. Ma Biassono docet e forse i colleghi romani hanno preso spunto dai comportamenti di quelli brianzoli. Infatti come si evince dal blog Biassono in progress che il 24 settembre 2014 aveva anticipato la questione di alcune stranezze della Polizia locale prima dello scoppio dello scandalo alla fine di novembre, una minaccia di sciopero degli agenti biassonesi avrebbe fatto ritornare la Giunta sui propri passi.

Una questione che risale appunto all’anno scorso quando la proposta di organizzare i vigili in pattuglie serali fece andare i ghisa su tutte le furie con il coinvolgimento dei sindacati che si opponevano a questa proposta. E l’idea del lavoro serale, che nella sua intenzione aveva quella di incrementare la sicurezza del paese con la presenza delle pattuglie della locale, non era stato accolto positivamente dagli agenti che pubblicamente minacciarono lo sciopero. Una minaccia rapidamente rientrata dopo che la Giunta ha applicato un taglio di 4mila euro dall’asfaltatura ordinaria delle strade destinandola ad un apposito capitolo «previdenza complementare per gli appartenenti al corpo della Polizia locale».

Intanto le indagini sullo scandalo dei video e delle immagini che ritraggono alcuni agenti della polizia locale in atteggiamenti un po’ sopra le righe, proseguono. Sia quelle interne che quelle della Procura. «Ci sono ancora indagini in corso», ci conferma il capitano della Compagnia dei carabinieri di Monza Enrico Vecchio, non potendo perciò fornirci ulteriori informazioni in merito ma confermandoci il lavoro degli investigatori. Indagini in corso anche in Comune dove sarebbero iniziati colloqui con alcuni agenti della polizia locale. Ma di provvedimenti, ad oggi, pare non siano stati ancora presi.