Tre arresti dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Monza per usura aggravata ai danni di due imprenditori brianzoli e spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione è scattata all’alba di lunedì 23 gennaio nelle province di Monza Brianza e Pavia in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Milano.
I tre, secondo le indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, sono legati alla ’ndrangheta calabrese.
La misura cautelare richiesta dalla Dda di Milano scaturisce dalle indagini avviate nel mese di ottobre 2015 dal Nucleo Investigativo di Monza, sviluppatesi su due filoni. Il primo si è concluso il 16 novembre scorso con l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di tre persone, tra le quali Paolo De Luca per associazione mafiosa, armi e droga.
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Il secondo è quello avviato nei confronti di Fortunato Bartone, residente a Mariano Comense e detenuto in regime di “alta sicurezza” nel carcere di Voghera con una condanna in primo grado a 6 anni per associazione mafiosa.
Anche da lì riusciva a portare avanti la sua attività di usura grazie al cognato 27enne, commesso in un supermercato di Desio. Taglieggiavano due imprenditori – un titolare di un’impresa della lavorazione del ferro e un altro attivo nella commercializzazione di carburanti – pretendendo la restituzione di un presto da migliaia di euro nel 2014 con una maggiorazione del 10% mensile.
Bartone sarebbe anche responsabile di un’intimidazione nei confronti della direttrice della Casa Circondariale di Monza, che nel 2013 aveva ricevuto una busta con tre proiettili inesplosi.
Nel corso delle indagini è emersa anche la figura di un 50enne calabrese, residente a Mariano Comense e gestore di fatto di un’area di servizio di Carate Brianza. Vicino alla cosca di ‘ndrangheta operante a Seregno, sarebbe anche lui responsabile di prestiti a tassi usurai e spaccio di droga che avveniva direttamente sul posto di lavoro.
Nella perquisizione delle abitazioni sono stati sequestrati 10mila euro circa in contanti, agende ed esplosivi. Sequestrate anche due auto usate dagli indagati.
Bartone resta detenuto nel Carcere di Voghera, gli altri due arrestati sono stati condotti nella Casa Circondariale di Opera e di Monza.
(notizia aggiornata alle 17 del 23 gennaio 2017)