Il pass disabili della moglie, morta da due anni, è ancora in bella vista sul cruscotto dell’auto, un potente suv dell’Audi. Ma non chiamatelo “furbetto”. «Lo conservo per ricordarmi di lei» ha detto, quasi con un filo di commozione il conducente dell’auto, un milanese 75enne, fermato dai vigili lo scorso 5 settembre, attorno alle 19, in viale Cavriga.
Posto di controllo – L’auto è stata fermata durante un normale posto di controllo. All’anziano alla guida, come da prassi, gli agenti hanno richiesto di esibire patente e libretto di circolazione. Il documento di guida è risultato scaduto ed è quindi scattata nei suoi confronti una sanzione di 155 euro. Ma a suscitare l’interesse della pattuglia, visto che il 75enne non risultava un soggetto disabile, è stato proprio il pass esposto sul cruscotto della vettura. Un tagliando che consente ad esempio la sosta in stalli riservati e l’accesso a zone a traffico limitato, inibite agli altri automobilisti.
Morta da due anni – Ebbene: a specifica domanda il 75enne ha risposto agli agenti che il tagliando era appartenuto alla consorte, deceduta due anni prima. E con estrema naturalezza ha detto di conservarlo per ricordarla, come fosse una fotografia. Una spiegazione senza dubbio romantica ma che non ha evidentemente convinto gli agenti, i quali hanno proceduto al sequestro del tagliando.
Ne ha usufruito? – Ma non è finita perchè al comando di via Marsala sono stati avviati accertamenti per capire se nel corso degli ultimi due anni, dopo la morte della moglie, il 75enne abbia utilizzato comunque il pass per posteggiare o transitare in zone a traffico limitato. A Monza non risulta, a Milano sono in corso verifiche. Se così fosse scatterebbe una denuncia penale.