Da lunedì 8 settembre, dopo due anni di cantieri di restauro del corpo centrale, per dieci giorni, la villa apre le sue porte a tutti con un ingresso gratuito (dalle 10 alle 21 dal lunedì al sabato e dalle 10 alle 19 la domenica). “I dieci giorni di accesso libero- spiega il sindaco Roberto Scanagatti, presidente del Consorzio di Gestione- vogliono essere un modo per restituire la Villa ai cittadini che potranno riappropriarsi della Reggia dopo anni di abbandono e degrado e due anni di cantiere”. In questi dieci giorni non ci sarà nessuna possibilità di prenotazione. Non sono inoltre previste visite guidate. Al visitatore la scelta di partire dal piano terra dove, nelle sale adibite alla ristorazione e al bar, si possono ammirare i mosaici Liberty svelati con il restauro. Oppure si potrà salire subito al Belvedere, godere della vista straordinaria dalle sue finestre, muoversi tra le sale che l’architetto Michele De Lucchi ha voluto il più possibile aperte, lasciando vedere tutto, dalle travi in legno del Piermarini ai tubi in acciaio a vista degli impianti, dai graffiti lasciati sui muri dai tempi della Biennale d’Arti decorative a quelli delle famiglie istriane che in queste sale hanno vissuto. Sarà l’occasione per ammirare questi spazi ancora vuoti, prima dell’installazione del Museo del Design della Triennale, il progetto voluto da Camera di Commercio che sarà pronto per la fine dell’anno. Dal Belvedere la discesa al secondo piano nobile porta ad un’altra dimensione con gli appartamenti ricchissimi di ori e stucchi realizzati da Umberto e Margherita per la breve visita degli Imperatori di Germania, oppure sul lato opposto i due appartamenti contigui del Principe di Napoli (il futuro Vittorio Emanuele III) e della Duchessa di Genova, mamma della Regina Margherita. Già note a chi in questi anni ha visitato Villa Reale sono le stanze di rappresentanza del primo piano nobile (sono esclusi in questi dieci giorni di visita gli appartamenti reali dove si sta completando il progetto di allestimento con alcuni mobili da poco restaurati). Si parte dalla sala delle feste per procedere a sinistra alla sala degli arazzi, del trono, degli uccelli, la sala da pranzo ufficiale e di famiglia, la sala bianca d’angolo.