Se a Cederna arriverà presto un nuovo pediatra, così da redistribuire il numero di pazienti e la mole di lavoro che ora grava sulle spalle di una sola dottoressa, è merito loro: di un gruppo di genitori del quartiere.
«I nostri figli sono pazienti di un medico pediatra arrivato a Monza nel settembre 2015: in pochissimo tempo con il suo modo gentile, la sua professionalità e la sua cordialità è arrivata ad avere 1.140 pazienti. Qui nasce appunto il problema, perché la dottoressa, come ogni pediatra del sistema sanitario nazionale, ha un massimale di 800 piccole creature ma per dei buchi normativi è arrivata oggi ad avere un esubero di 300 pazienti».
I genitori hanno organizzato una raccolta firme, che in pochi giorni ha superato le 80 sottoscrizioni, e hanno scritto una lettera, indirizzandola a tutte le persone che, in qualche modo, li avrebbero potuti aiutare a risolvere il problema: il sindaco Dario Allevi, il direttore generale di Ats Brianza Massimo Giupponi, il presidente dell’ordine dei Medici MB Carlo Maria Teruzzi e gli assessori regionali al Welfare e alle Politiche per la famiglia Giulia Galera e Silvia Piani. Non hanno voluto perdere tempo e l’hanno inviata lunedì mattina.
«La dottoressa, esausta degli orari massacranti, dallo scrupolo professionale che la spinge ad essere sempre attenta ad ogni paziente, cosa impossibile, del poco riposo, tanto che a breve tenterà un concorso per un’altra destinazione, soprattutto alla luce del fatto che le sue segnalazioni circa questa situazione sono state ignorate – hanno scritto i genitori di Cederna – Ma a noi questo non sta bene affatto. Noi e i nostri figli non siamo disposti a perdere una persona di un così grande spessore umano e professionale: è difficile trovare medici così competenti e disponibili. Per questo – hanno concluso – chiediamo a gran voce un altro pediatra che serva la zona, chiediamo un aiuto in questo quartiere multietnico dove ad un medico solo viene richiesto veramente troppo».
L’esigenza è stata subito presa in considerazione: anche l’assessore comunale alle Politiche sociali Désirée Merlini si è fatta portavoce del problema presso Ats Brianza che, già martedì mattina, ha incontrato la pediatra. «La situazione di difficoltà della dottoressa non ci era nota fino all’arrivo della segnalazione, in quanto le assegnazioni di pazienti vengono effettuate direttamente dall’Asst. Nessun livello di allarme ci era stato fatto presente – hanno precisato dagli uffici dell’Agenzia di tutela della salute – Abbiamo comunque già incontrato la dottoressa per capire le ragioni delle difficoltà attuali, ben rappresentate peraltro dalla lettera. Effettivamente il carico di lavoro è alto».
Ma la soluzione è a portata di mano: ecco allora che Ats nel corso del mese di novembre pubblicherà un «ambito carente straordinario per individuare un pediatra che opererà a Monza, in particolare nel quartiere e segnaleremo a Asst di iscrivere i pazienti a termine ad altri pediatri, valutando eventuali situazioni eccezionali».