Spunta un autovelox nell’ora di punta, ma le automobili non rallentano muovendosi già a passo d’uomo. È successo a Monza alle 18 di un giorno normale. Prima marcia inserita, al massimo la seconda perché a quell’ora e in quel tratto a mala pena si raggiungono i venti chilometri orari. Basiti gli automobilisti che giovedì nel tardo pomeriggio stavano percorrendo il viale Libertà in direzione Concorezzo: all’altezza della sala scommesse sono incappati in una pattuglia dei vigili urbani impegnati nel rilevamento del controllo della velocità.
Immediata la polemica del Comitato di via Einstein che da anni si batte sul problema del traffico in entrata e in uscita da Monza soprattutto nelle ore di punta.
«Che senso ha impegnare una pattuglia dei vigili nella rilevazione della velocità, se le auto si muovono a passo d’uomo? – commenta Roberto Colombo, presidente del Comitato che ha segnalato la notizia – Il viale Libertà la mattina e la sera è intasato con le auto in entrata e in uscita. Ci sono tempi di percorrenza che superano abbondantemente la mezz’ora».
Colombo è polemico, risollecitando il problema degli ingorghi viabilistici sul viale Libertà che da vent’anni vengono segnalati alle varie amministrazioni.
«Invece di mettere i vigili con l’autovelox mentre il traffico è fermo bisogna trovare una soluzione al problema – precisa – Se ne parla da vent’anni, ma nel frattempo il quartiere è cresciuto, sono state realizzate nuove palazzine e tra poche settimane aprirà i battenti anche la nuova Esselunga portando ulteriore congestionamento della circolazione in un tratto che è già al collasso».
Ma dal comando della polizia locale precisano che «la rilevazione della velocità viene effettuata in base alla segnalazione dei cittadini circa problemi di automobilisti che non rispettano i limiti come nel caso di viale Libertà e in base all’incidentalità della strada. Le pattuglie normalmente stazionano per un tempo prolungato, quindi subito prima o subito dopo l’ora indicata dal cittadino certamente il traffico era più veloce».