La centralina Arpa di via Machiavelli a Monza per il momento ha deciso di tacere, ma parla chiaro quella del parco – e non c’è ragione di credere che se l’aria è pessima al parco, sia meglio altrove: un altro giorno di polveri sottili sopra i 70 microgrammi al metro cubo, venerdì 9 dicembre. Significa che sabato 10 dicembre la città ha registrato per sette giorni consecutivi l’allarme di primo livello (sopra i 50 microgrammi) e se domenica 11 quel dato diventasse consolidato, il sindaco Roberto Scanagatti firmerà l’ordinanza che fa scattare le limitazioni. Per migliorare, dovrebbe piovere: ma non sono previste piogge per una settimana.
Da lunedì 12, si legge nel protocollo firmato con Regione Lombardia, succederebbe questo:
– estensione delle limitazioni all’utilizzo dei veicoli fino a Euro 2 diesel (come da limitazioni vigenti) alle giornate di sabato, domenica e ai giorni festivi;
– divieto agli Euro 3 diesel (autovetture dalle 9.00 alle 17.00 e veicoli commerciali dalle 8.30 alle 9.30). Si mantengono le stesse deroghe previste dalle limitazioni strutturali invernali con l’aggiunta dei veicoli speciali;
– divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle;
– divieto assoluto, per qualsiasi tipologia (falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio, scopo intrattenimento,), di combustioni all’aperto anche relativamente alle deroghe consentite rappresentate dai piccoli cumuli di residui agricoli e forestali bruciati in loco;
– introduzione del limite a 19°C (con tolleranza di 2°C) per le temperature medie nelle abitazioni e spazi ed esercizi commerciali;
– raccomandazione di chiusura delle porte degli esercizi commerciali;
– divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso;
– divieto di spandimento dei liquami zootecnici e, in presenza di divieto regionale, divieto di rilasciare le relative deroghe;
– invito ai soggetti preposti a introdurre agevolazioni tariffarie sui servizi locali di Tpl;
– potenziamento dei controlli con particolare riguardo a rispetto divieti di limitazione della circolazione veicolare, di utilizzo degli impianti termici a biomassa legnosa, di combustioni all’aperto e di divieto di spandimento dei liquami.
Se poi l’aria rimanesse sopra la soglia di 70 microgrammi per un altro giorno, le misure diventerebbero ancora più severe con «estensione delle limitazioni per le autovetture private Euro 3 diesel nella fascia oraria 7.30-19.30 e per i veicoli commerciali nella fascia oraria 7.30 – 9,30 e 18.00 – 19.30» e con il «divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle».
I provvedimenti verrebbero bloccati solo in presenza di due giorni consecutivi sotto i limiti di 50 microgrammi: il terzo giorno la conferma, dal quarto il ritiro dell’ordinanza. E la conta dell’inquinamento ripartirebbe da capo.