Monza: stop ai grattacieli di San Fruttuoso

All'assemblea di quartiere l'assessore Lamperti ha annunciato lo stop ai tre grattacieli di via Ticino. Non vuol dire che l'area resterà libera.
Monza grattacieli via Ticino San Fruttuoso
Monza grattacieli via Ticino San Fruttuoso

«I grattacieli in via Ticino non si faranno». È stato accolto con un applauso l’annuncio dell’assessore al Governo del territorio, Marco Lamperti, ospite con le colleghe Andreina Fumagalli, assessore alla Partecipazione e Giada Turato, assessore all’Ambiente, dell’assemblea del quartiere San Fruttuoso che si è svolta il 25 ottobre nella sala polifunzionale in via Tazzoli.

Monza: “Non significa che l’area resterà libera da edificazioni”

Una conferma che però – ha precisato Lamperti – non significa che l’ambito territoriale AT05, tra via Ticino e viale Lombardia, davanti al Tiro a segno, resterà un’area libera da edificazioni. Su quel terreno, al centro di accesi confronti a San Fruttuoso, potrebbe infatti sorgere l’attesa palestra del quartiere. Archiviata l’opzione su via Valosa di Sotto (promossa dall’amministrazione Allevi), l’ipotesi oggi sul tavolo potrebbe essere proprio l’area dismessa che si trova davanti al Castello di via della Taccona.

«Nel pgt attualmente in vigore è prevista su quell’area l’edificazione di una struttura sportiva, e questa è un’opzione che stiamo valutando – ha spiegato Lamperti – è altrettanto vero che abbiamo preso in considerazione anche l’ipotesi avanzata dalla consulta di recuperare la struttura del Bocciodromo di via Iseo, oggi sottoutilizzato».

Monza: la palestra di quartiere in via Ticino?

Una proposta, quella della palestra in via Ticino, che non ha sollevato però il consenso dei tanti cittadini presenti all’assemblea.

«La palestra sarà il “compenso” che verrà restituito al quartiere per la costruzione dei grattacieli?», ha chiesto qualcuno.
«Nessun grattacielo sorgerà all’ingresso di Monza – ha ribadito Lamperti – Non sono mai stato d’accordo con i progetti e le volumetrie viste in questi anni per quell’area. Ho già incontrato l’operatore al quale sono state fatte specifiche richieste riguardo il significativo ridimensionamento delle altezze e l’aumento al 50%, come previsto dalla scheda di piano, dell’edilizia convenzionata, per rispondere alla drammatica emergenza abitativa che sta vivendo Monza».

Monza: interlocuzione alle fasi preliminari

Al momento l’interlocuzione tra l’operatore privato, la Doma srl, e l’amministrazione è ancora alle fasi preliminari, non è ancora stato presentato un piano attuativo: «La trattativa è in corso. Stiamo cercando di ottenere il massimo interesse pubblico, nel rispetto delle richieste emerse dal quartiere e nel rispetto del programma elettorale».

Monza: si attende anche la Soprintendenza

Uno scenario che potrebbe mutare qualora la Soprintendenza accogliesse la richiesta di vincolo paesistico presentata dal Comitato San Fruttuoso bene comune con Legambiente, proprio relativa a quell’area. «Una richiesta di questo tipo non attiva immediatamente salvaguardie – ha precisato Lamperti – Certamente tutto verrà bloccato se arriverà parere favorevole al vincolo. Entro Natale dovremmo avere le prime risposte».
Molti altri gli argomenti proposti durante l’assemblea: la biblioteca che la consulta vorrebbe aprire negli spazi dell’ex centro Tazzoli e la sala eventi, per cui si attende ancora la conclusione della parte relativa alla verifica sulla prevenzione antincendio e la rimozione delle vecchie sedute inchiodate a terra, non più a norma.

«Entro la fine del mese su almeno una delle due opere – ha assicurato Fumagalli – potremo dare risposte certe al quartiere».