Grattacieli in via Lombardia, l’associazione HQ Monza: «Ecco perché diciamo sì»

L’associazione HQ Monza approva pienamente il progetto dei “tre grattacieli” a San Fruttuoso: «Non bisogna avere timore del nuovo se non si vuole che Monza resti al palo».
Piano via Ticino Monza San Fruttuoso
Piano via Ticino Monza San Fruttuoso

L’associazione HQ Monza approva pienamente il progetto dei “tre grattacieli” a San Fruttuoso.

«Da più di un decennio proponiamo alla città uno sforzo di innovazione e da sempre siamo convinti che lo sviluppo verticale, con recupero di aree verdi al suolo, sia il futuro. È quello che sta accadendo anche a Milano, con plauso generale – spiega Isabella Tavazzi, portavoce dell’associazione di cittadini per il miglioramento della qualità della vita nella città – Per quanto riguarda il consumo di suolo, che rappresenta una preoccupazione legittima di molti, i numeri dicono che il progetto va esattamente in direzione opposta con il 7% della superficie dell’area che sarà edificata in verticale e il restante 93% destinato al verde e ai servizi, con un parco pubblico di 14mila metri quadrati e una grande piazza che a San Fruttuoso e Triante manca».

Piace ai membri di HQ anche il progetto di bonifica dell’ampia area verde tra le vie Ticino, Taccona e viale Lombardia. «Oggi quella zona è soprattutto sterpaglie, topi e depositi abusivi di materiale inerte, frequentata da prostitute e spacciatori, soprattutto intorno al rudere industriale che occupa da solo il 10% dell’intera area», continua Tavazzi.

Un approvazione che non nasconde però alcune criticità emerse dall’analisi condotta dai membri di HQ.

«Non siamo convinti – aggiunge Isabella Tavazzi – che sia positivo sottrarre 1.500 metri quadrati al parco pubblico per farne una struttura sportiva, come è invece previsto nel Pgt. E pensiamo che debbano essere costruiti nel sottosuolo molti più dei 10.000 parcheggi previsti. Ma l’iter sarà lungo e ci sarà tempo per una attenta valutazione in Comune e nei due quartieri coinvolti. Non bisogna avere timore del nuovo se non si vuole che Monza resti al palo. Facciamo appello a tutti perché si guardi a questo progetto con coraggio, senza miopie e pregiudizi».