Carnevale finito, tutti di nuovo a scuola a Monza. A terra resta ancora qualche coriandolo. E sul monumento ai caduti di piazza Trento Trieste le firme lasciate con le bombolette spray da bambini e ragazzi che hanno festeggiato in centro martedì pomeriggio.
Ed è questo che ha sconcertato un lettore monzese: «Si continua a parlare della ricorrenza del Centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nel 1915/2015, di come conservare il ricordo di questa immane tragedia che fu la Prima Guerra Mondiale. Si ripete da più parti che la memoria sta nel cuore del futuro – ha scritto Poi passo per piazza Trento e Trieste a Monza e vedo un sacco di ragazzini in maschera che si divertono allegramente, e fin qui niente di anormale, è ancora carnevale, se non fosse che questi bambini, sotto gli occhi delle mamme, dei papà e anche dei nonni, si divertono a imbrattare il monumento con le loro schiume colorate. Non ne faccio una colpa a loro, ma a chi dovrebbe spiegare loro che quel luogo è “Sacro” o almeno di “ Rispetto”».
E poi: «Si tratta di dare corpo alla nostra memoria collettiva e di far passare ai nostri coetanei e ai più giovani il concetto del ricordo di chi ha combattuto per dare un contributo e una crescita valoriale e umana al nostro Paese».