Monza: sotto la nuova media Bellani c’è una cava degli anni ’50, com’è il progetto di bonifica (con costi centuplicati)

Per bonificare l’area della nuova scuola media Bellani il Comune di Monza dovrà spendere 4.459.000 euro invece dei 50.000 preventivati. Ecco perché.
Monza sopralluogo cantiere scuola Bellani - foto Radaelli
Monza sopralluogo cantiere scuola Bellani – foto Radaelli

La sorpresa non è solo brutta, ma anche costosa: per bonificare l’area su cui sorgerà la nuova scuola media Bellani il Comune di Monza dovrà spendere 4.459.000 euro invece dei 50.000 preventivati tramite i rilievi effettuati alcuni mesi fa. Il conto è quasi centuplicato quando i tecnici hanno scoperto sotto la segreteria e i locali lungo via Foscolo una sorta di cava riempita negli anni Cinquanta con scarti di fonderia misti a terra, classificati come non pericolosi, che hanno provocato l’inclinazione di 12 centimetri dello stabile. Gli amministratori e i professionisti impegnati nel progetto lo hanno spiegato lunedì 23 giugno durante un sopralluogo nel cantiere.

Monza: sotto la nuova media Bellani c’è una cava degli anni ’50, progetto “rimodulato in corsa”

«All’epoca era una pratica normale – ha affermato il geologo Stefano Mologni le scorie, tra cui conglomerati di zinco e piombo, arrivano a circa 8,5 metri di profondità». L’inconveniente, ha assicurato il dirigente del settore Lavori pubblici del Comune Alberto Gnoni, non modificherà il cronoprogramma dell’opera: «Complica un lavoro già difficile in cui sono coinvolti circa cinquanta professionisti – ha ammesso – stiamo rimodulando il progetto in corsa» con l’obiettivo di rispettare i tempi e terminare la Bellani entro marzo 2027. «Stiamo anche perfezionando le rifiniture della scuola – ha aggiunto – vogliamo che sia la più bella di Monza».

Le ditte Seli e Hana stanno demolendo l’interno della stecca lungo via Foscolo: gli operai lavorano in comparti isolati da spessi teli di polietilene per evitare la dispersione delle fibre di amianto contenute nei pannelli, peraltro in buone condizioni, che rivestono le pareti e il vespaio sotto i pavimenti. Quando, entro la fine di luglio avranno smantellato questa ala, faranno la stessa cosa sul corpo delle aule lungo via Pascoli: contemporaneamente sarà bonificata la discarica sotterranea e sarà costruito un muro interrato di contenimento in cemento armato. Dalla vecchia cava saranno asportate circa 22.500 tonnellate di detriti e, calcolando il materiale smantellato, per rimuoverle serviranno 900 camion che andranno avanti e indietro da via Pellico: prima di uscire dal cantiere gli pneumatici saranno lavati mentre la dispersione delle polveri sarà evitata da un apposito impianto di abbattimento.

Monza sopralluogo cantiere scuola Bellani - foto Radaelli
Monza sopralluogo cantiere scuola Bellani – foto Radaelli

Monza: sotto la nuova media Bellani c’è una cava degli anni ’50, il punto della situazione e come saranno i lavori

«L’intero piano è stato concordato con l’Ats – ha detto il direttore dei lavori Corrado Comi e i tecnici sanitari effettuano sopralluoghi continui. Abbiamo già bonificato dall’amianto l’auditorium».
Le demolizioni e il risanamento dovrebbero essere completati tra dicembre e gennaio 2026 a quel punto dovrebbe partire la costruzione del nuovo complesso: «Il quartiere aspetta questo intervento da oltre venticinque anni – ha notato l’assessore ai Lavori pubblici Marco Lamperti la decisione di spostare gli alunni alla Citterio si è rivelata giusta».

La bonifica non prevista dovrebbe far lievitare il conto finale da 11 milioni fino quasi a 15: «Copriremo una parte con i ribassi ottenuti dalla gara – ha precisato il vicesindaco Egidio Longoni una parte con il fondo rischi potenziali, lo stesso con cui nel 2023 abbiamo pagato i danni dei nubifragi, e una parte con la devoluzione di un mutuo già acceso e non utilizzato» attraverso una variazione al bilancio che dovrebbe essere votata dal consiglio comunale lunedì 30 giugno.
«La nostra amministrazione si sta muovendo con una visione precisa – ha dichiarato il sindaco Paolo Pilotto abbiamo avviato o pianificato interventi nelle scuole, negli impianti sportivi e nei luoghi di cultura per una ottantina di milioni di euro e nelle case pubbliche per circa 25. Abbiamo dimostrato la capacità di governare i percorsi nonostante gli imprevisti».