Rai Way finisce il trasloco da Monza ma arriva la Rai. O meglio: i parlamentari della Lega Massimiliano Capitanio (commissione di vigilanza sul sistema radiotelevisivo) e Igor De Biasio (consiglio di amministrazione Rai), che nella mattina di venerdì 26 ottobre hanno fatto un sopralluogo nella storica sede nel parco di Monza per valutare gli spazi e pensare a un eventuale rilancio del centro. Questo volta non come Rai Way, ma proprio come Rai.
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«Sono spazi molto interessanti e mi chiedo quanti davvero a Monza e Brianza li conoscano – ha detto Capitanio, concorezzese – Dal 31 ottobre il personale sarà tutto in corso Sempione. Ma Ray Way è indipendente da Rai». E Rai, appunto, potrebbe pensare di salvaguardare il centro progettato da Gio Ponti con altre soluzioni. «Il sopralluogo è servito per renderci conto della struttura che non conoscevamo dall’interno e valutare la dislocazione degli spazi ed eventuali problematiche» ha aggiunto il parlamentare: «Ogni progetto andrà evidentemente valutato con tanti soggetti, il Comune e il Consorzio, la politica e poi Rai stessa, ma c’è l’interesse per tenere viva la struttura».
Perché sarebbe un peccato, aggiunge, vederla chiudere e tramontare a tempo indefinito. La presenza di due parlamentari del monzese (De Biasio è di Biassono) nei ranghi di Rai potrebbe essere in questo senso una leva consistente. «Ora ci sono da fare tutte le valutazioni del caso e comunque il padrone di casa qui è il Consorzio, ma l’intenzione è di verificare con Rai e non Rai Way l’interesse a tornare a gestire direttamente gli spazi con un contratto con la reggia».
Per farne cosa, è presto dirlo: non sembra prioritaria l’ipotesi di un museo della televisione, quando piuttosto (per fare un’ipotesi) spazi dedicati alla formazione, magari in ambito giornalistico. E se fosse un pezzo della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia? Al momento, niente di certo, ma «la mia presenza oggi testimonia l’interesse da parte di Rai di valutare ipotesi progettuali per continuare, in forme diverse, la propria presenza a Monza e in Brianza – commenta Igor De Biasio – Nell’alveo delle attività svolte dall’azienda, non mancano le idee su come si potrebbe utilizzare l’edificio: stiamo parlando di iniziative legate al giornalismo radiotelevisivo ma anche alla valorizzazione dei filmati storici, a partire da quelli relativi alla storia dell’automobilismo che proprio nell’Autodromo di Monza hanno il loro più prestigioso teatro».