Quando le recinzioni e i muri di cinta non bastano più, si passa al livello successivo: posizionare ulteriori dissuasori per evitare che i senza fissa dimora e gli sbandati dell’area si intrufolino nottetempo all’interno dei condomini con l’intenzione di trovare un rifugio fino all’alba del giorno successivo.
Si parla insomma di spuntoni e di quanto altro possa servire per incrementare il senso di sicurezza: chi abita negli immediati dintorni di piazza Cambiaghi si trova da anni a dover fare i conti con una convivenza a dir poco difficile, che nell’ultimo periodo si è ulteriormente incrinata. Da qui l’intenzione di installare ulteriori “difese”: non ancora una certezza, ma una possibilità al vaglio.
«Nonostante l’impegno dell’amministrazione comunale e, in particolare, l’attenzione dell’assessore alla Sicurezza Federico Arena – hanno spiegato dall’omonimo comitato – la situazione dalle nostre parti fatica a cambiare».
Non sono mancati nelle ultime settimane profondi interventi di pulizia: il comitato lo sottolinea, trovandosi a elencare anche situazioni che fanno parte di una quotidianità ,difficile da sradicare.
«Materassi, coperte e vestiti fanno, per così dire, bella mostra di sé anche nei giorni di mercato», particolare che non invoglia la clientela a trattenersi più del dovuto.
«Il gruppo di senza fissa dimora nell’ultimo periodo è diventato più insistente nel chiedere l’elemosina e non mancano armi bianche, mostrate all’occorrenza. A completare il quadro lo spaccio e le risse».
I residenti sono stufi: «Auspichiamo un intervento da parte della Prefettura – proseguono – Anche se sappiamo bene che l’unica possibilità per sciogliere il nodo di piazza Cambiaghi è che l’amministrazione e la proprietà arrivino a una soluzione con la convenzione» .