Il riscaldamento di scuole, impianti sportivi e uffici comunali si sta mangiando gran parte dell’avanzo accantonato dall’amministrazione: lo ha spiegato nell’ultimo consiglio comunale il vicesindaco Egidio Longoni nell’illustrare la manovra di bilancio che dovrebbe essere votata stasera.
Monza, sberla del gas in Comune: «Non ci dormiamo la notte»
«È un problema che non ci fa dormire la notte – ha ammesso – all’inizio dell’anno abbiamo ipotizzato di spendere una dozzina di milioni di euro tra energia elettrica e riscaldamento invece solo per le caldaie serviranno 10 milioni».
I conti sono saltati non «per le speculazioni» che nel 2022 hanno fatto impazzire le bollette dell’elettricità, schizzate da 20.000 a 100.000 euro, ma a causa del meccanismo dell’appalto calore stipulato da molti comuni attraverso la Consip, la Centrale acquisti del ministero dell’economia, che «costringe gli enti locali a versare anticipazioni che potrebbero essere conguagliate nei prossimi anni».
Monza, sberla del gas in Comune: preoccupazioni per il 2024
La giunta ripianerà lo squilibrio con 2.500.000 euro dell’avanzo ma Longoni non ha nascosto le preoccupazioni per il 2024.
«L’appalto è di sei anni – ha aggiunto – ho già incontrato i vertici della Consip: con i nostri legali e con altre città stiamo cercando di capire i pro e i contro di una risoluzione unilaterale del contratto».
Amministratori e tecnici dovranno pesare la convenienza di rescindere un accordo che garantisce anche la manutenzione degli impianti delle scuole e interventi di efficientamento energetico. A fronte di costi così elevati piazza Trento e Trieste potrebbe accelerare le operazioni per il passaggio alla Provincia dei contatori dei licei Zucchi e Nanni Valentini.
«I comuni sono vessati come i contribuenti – ha constatato il leghista Simone Villa – confido nell’impegno dichiarato da Longoni nell’individuare una soluzione positiva. Questo non è un campanello d’allarme, ma un campanone che sta suonando».
Monza, sberla del gas in Comune: le previsioni
Il problema potrebbe richiedere soluzioni dolorose: «State pensando – ha domandato – di chiudere qualche scuola visto che tra dieci anni i bacini non saranno quelli di oggi?». Al momento non sono previsti tagli ma quello che il vicesindaco ha definito «un atto di coraggio» potrebbe essere lasciato alla prossima giunta dato che la «nuova sede della media Bellani attirerà tantissimi alunni» che svuoteranno altri istituti.
Dal prossimo anno, ha dichiarato, i costi del calore dovrebbero essere abbattuti dall’efficientamento in programma dei quattro plessi di San Rocco e dall’installazione di pannelli fotovoltaici su palestre e piscine.
A conti fatti il bilancio 2023 dovrà fare a meno di un milione di euro previsto dal gettito delle multe: le sanzioni affibbiate agli automobilisti, ha detto Longoni, sono in linea con quelle elevate negli anni passati