Monza, ruspe alla Bettini: addio alla casa dei panettoni e dei dolci ricordi

L’azienda dolciaria Bettini ha chiuso il 28 febbraio 2019 e in questi giorni le ruspe stanno dando il definitivo addio a un pezzo di storia monzese.
Monza area Bettini
Monza area Bettini Fabrizio Radaelli

È da quattro anni che dai forni di via Modigliani 14 a Monza non escono più profumati panettoni, gustose brioche e veneziane zuccherate.
L’azienda dolciaria Bettini ha chiuso i battenti il 28 febbraio 2019 e in questi giorni le ruspe stanno dando il definitivo addio a questo pezzo di storia monzese.

Monza, la Bettini va giù: tappa obbligata per generazioni di bambini

L’intero edificio sta per essere abbattuto per dare spazio a nuove costruzioni e la bontà dei dolci Bettini resterà solo un ricordo (un po’ come la “petite madeleine” di Proust) per i monzesi non più giovanissimi. La Bettini è stata una tappa “obbligata” delle gite della scuola elementare. Che soddisfazione per i bambini di allora tornare a casa con una brioche appena sfornata da mostrare alla mamma.

I panettoni costituivano il regalo natalizio che molte aziende della zona elargivano ai propri dipendenti mentre era la stessa azienda a omaggiare con i propri dolci prima di Natale i calciatori della squadra del quartiere, l’Ac Cederna. Il titolare in persona si recava in società a consegnare personalmente i panettoni dall’inconfondibile scatola bianco verde a ogni singolo giocatore.

Monza, la Bettini va giù: azienda chiusa alla terza generazione

Monza area Bettini
Monza area Bettini

L’azienda ha terminato di esistere alla terza generazione. Gli eredi del fondatore, Paola Bettini e il marito Dario Pessina, pur non riscontrando problemi economici in questa realtà che aveva raggiunto il record di produzione di 40-50 mila panettoni all’anno, si erano resi conto di non poter passare il testimone ai loro figli e così, seppur a malincuore, avevano dovuto fare la scelta di chiudere per sempre.
La memoria di quei dolci made in Monza e dei camioncini bianco-verdi con la scritta Bettini che percorrevano la città per le consegne non si è mai del tutto cancellata tant’è vero che nel quartiere, non appena si sono viste le ruspe al lavoro nell’ex area industriale, non sono mancate rievocazioni dei “bei tempi passati” e la curiosità su ciò che prenderà il posto della storica azienda.

La Bettini va giù: gli inizi con Motta, la scelta di rimanere a Monza

Monza Bettini
Monza Bettini

Il fondatore della Bettini fu il signor Oreste, un monzese che da giovane, agli inizi del Novecento, si recava ogni mattina in bicicletta a Milano a lavorare in uno stabilimento dolciario in zona Bovisa
Con lui c’era un altro ragazzo intraprendente, Antonio Motta. I due erano svegli e con tanta voglia di imparare. In poco tempo impararono i segreti del mestiere e decisero loro stessi di cimentarsi con le mani in pasta per creare il panettone. Motta darà vita all’omonimo marchio milanese, Bettini stabilì di fare tutto a Monza. Inizialmente aprì una pasticceria in via Zucchi, poi, prima della Grande Guerra, un’azienda dolciaria in piazzetta Corridoni. La seconda guerra mondiale non si rivelò un periodo facile, non si trovavano materie prime e la povertà serpeggiava tra la popolazione.
Oreste Bettini non mollò e l’azienda superò quel gravoso ostacolo. Al termine del conflitto entrarono in azienda i figli Fernanda e Gianni, che diedero un nuovo impulso all’azienda senza mai togliere quell’atmosfera familiare che l’ha sempre contraddistinta e la grande attenzione verso i prodotti che dovevano essere genuini, soffici, fragranti. In una parola: buoni.