La strada verso una soluzione per la chiusura del ponte di via Colombo sembra lunga , ma resta la regola della sicurezza: di lì non si può passare, nemmeno a piedi. Un divieto sistematicamente violato da quando sono state posizionate le barriere di plastica che vengono spostate in continuazione. E allora l’intervento: l’amministrazione comunale ha sostituito i new jersey bianchi e rossi con reti alte un paio di metri per impedire il passaggio.
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Il ponte è ormai chiuso da metà settembre: un’indagine chiesta dall’amministrazione Allevi sui ponti della città aveva rivelato che era troppo fragile non solo per il transito di mezzi, ma anche per il calpestio di pedoni o l’attraversamento di biciclette. Insomma: potrebbe crollare da un momento all’altro, hanno detto le analisi.
Nel frattempo i ristoratori e negozianti della zona hanno deciso di organizzarsi per contrastare la decisa riduzione di incassi denunciata in questi mesi: la perdita da un lato della prossimità del grande parcheggio di piazza Cambiaghi oltre al relativo isolamento (nonostante poche centinaia di metri più avanti ci sia un altro ponte, all’altezza di via Santa Maddalena), ha spinto gli esercenti a lanciare un’associazione che promuova la zona.
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Tra le prime iniziative, proprio in occasione di natale, gli chalet in cui è possibile cenare nel weekend affidandosi ad alcuni dei ristoranti della zona: un modello importato dalla Svezia.