Non ha avuto alcuna remora Rebecca Staffelli, ad ammettere tutte le sue paure dopo la diffusione di un ritornello dove il trapper villasantese Simone Rizzuto, noto come Mr Rizzus, l’attaccava con una frase volgare e violenta nei suoi confronti. Arrivata al tribunale di Monza in compagnia del padre Valerio e del suo legale. Nella canzone incriminata Mr Rizzus cantava “20900 delinquenti, mi faccio la figlia di Staffelli”. E da quel momento, attraverso i social era stato un crescendo di violente adesioni che l’avevano spaventata e costretta anche a cambiare stile di vita.
Monza, Rebecca Staffelli in tribunale e le parole in aula
“Non sapevo esistesse questa canzone di Mr. Rizzus contro le donne, gli sbirri e la giustizia e l’ho scoperto quando sono stata taggata su Instagram da questo sconosciuto che cantava la frase su di me complimentandosi con Mr. Rizzus – ha raccontato una intimorita Rebecca in aula – Una minaccia alla violenza che ha scatenato in me molta paura perché incitava altre persone a farmi del male ed è stata seguita da insulti e minacce di altri che avevano condiviso a catena, perché l’unione fa la forza anche per le cose negative. Ho dovuto addirittura cambiare casa, cambiare i vetri dell’auto per non essere riconosciuta, avevo paura di uscire da sola, quando uscivo la sera tardi da sola dalla radio dove lavoro. Mi sentivo sempre seguita da qualcunoi e spesso sola ho anche allertato le forze dell’ordine”. Il processo proseguirà a metà gennaio.