Monza: querce morte, la vicenda finisce in tribunale

Sono morte perché non avevano radici sufficienti o per poca acqua? Il caso delle 155 querce dei viali Stucchi e delle Industrie finisce in tribunale.
Monza contenzioso piante
Monza contenzioso piante Fabrizio Radaelli

Le querce piantate un anno fa da Brianzacque per conto del Comune sono morte perché non avevano le radici sufficientemente sviluppate o perché piazza Trento e Trieste non le ha annaffiate in modo adeguato? La matassa non pare semplice da dipanare tanto che la società partecipata si è rivolta al Tribunale: sul banco degli imputati finiranno sia la ditta milanese Mmt, che ha messo a dimora gli alberi, sia il municipio.

Monza: querce morte 155 piantate da Brianzacque che si è rivolta al Tribunale

La vicenda è ricostruita nella delibera con cui la giunta si è costituita nel “giudizio per accertamento tecnico preventivo” che potrebbe concludersi con un atto di conciliazione: l’ente, si legge, ha commissionato a Brianzacque la ricostituzione dei filari dei viali Stucchi e delle Industrie tramite la sostituzione di 155 querce. L’azienda ha affidato l’intervento alla Mmt che ha certificato «che gli esemplari erano dotati di un apparato radicale normale» mentre il municipio ha incaricato le società Ti-Effe e Sestante di realizzare l’impianto di irrigazione.

Monza: da accertare i motivi della morte

Le piante hanno, però, avuto vita breve tanto che nel giro di qualche mese 109 sono morte e 49 risultavano sofferenti a causa della «scarsa qualità vivaistica» rilevata dal settore ambiente. La moria, secondo la ditta fornitrice, è stata invece provocata dal caldo che avrebbe richiesto «una irrigazione maggiore».

Il primo capitolo della vicenda si è chiuso con la sostituzione delle piante rinsecchite mentre il secondo si è aperto con il ricorso presentato da Brianzacque con l’intento di «accertare le caratteristiche morfologiche e la presenza di vizi con particolare riguardo» alle radici delle querce, le cause che hanno determinato il loro «perimento», di calcolare i risarcimenti «derivanti dalla mancata esecuzione delle obbligazioni» previste dal contratto e i costi per la ricostituzione dei filari.