Piazza Trento e Trieste si rifà il look. È questione di settimane, tempo meteorologico permettendo, e poi la piazza centrale del Comune di Monza ritornerà all’antico splendore. Ad annunciarlo in anteprima al Cittadino l’assessore ai Lavori pubblici Antonio Marrazzo.
«A breve verrà sostituito il lampione mancante – spiega l’assessore – Verrà potenziato il sistema di illuminazione su tutti i punti della piazza, sostituendo le illuminazioni attuali con le luci led. Una scelta frutto di un progetto di studio illuminotecnico che ci ha garantito importanti margini di miglioramento dell’illuminazione della piazza». Ma in questi giorni gli operai si metteranno anche al lavoro per la sistemazione delle cavatoie in granito sprofondate l’estate scorsa, sia lungo il perimetro della piazza che ai piedi del Monumento ai Caduti. «Abbiamo fatto realizzare lastre di uno spessore maggiore rispetto a quelle attualmente presenti lungo la piazza e lungo il monumento – continua Marrazzo – A breve verranno depositate e effettuate prove di carico. Se il test verrà superato tutte le cavatoie verranno sostituite, altrimenti effettueremo altri studi per risolvere definitivamente il problema».
Un progetto che ci aveva anticipato anche un anno fa, con l’intenzione di effettuare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla piazza che da tempo soffre di cedimenti in più punti. Un problema sollevato per la prima volta due anni e mezzo fa da Massimiliano Longo, presidente del Comitato Centro e del Club Foza Italia, che lamentava le pecche dell’area imputando lo sprofondamento in diversi punti della piazza alla presenza dei mezzi degli ambulanti in occasione del mercato del giovedì e di quelli dei mercatini della domenica. Oltre al problema delle luci che più volte Longo ha segnalato anche sui social network.
Un impianto di illuminazione a terra lungo il margine della piazza che in più punti da anni è rotto e sostituito da colate di catrame, oltre all’impianto di illuminazione sui palazzi e a bordo del Monumento che da tempo era fuori uso. Ma accanto alla piazza c’è anche via degli Zavattari con il problema delle lastre che cedevano sotto il peso degli autobus. Una via a lungo rimasta chiusa al traffico dei bus e che ormai conclusa presenta ancora alcuni punti di cedimento all’altezza del liceo Zucchi. «Anche su questo fronte siamo già al lavoro – conclude Marrazzo – Conoscevamo il problema di alcune lastre all’altezza quasi dello svincolo con piazza Carducci. Anche su questo disagi interverremo».