È cominciata questa mattina la ricostruzione del Frutteto matematico elemento architettonico vegetale ideato dal Canonica nel disegno originario del Parco di Monza nell’ 800. Messe a dimora le prime piantine.
«Con la ricostruzione del ’Frutteto matematico’ il parco e la Reggia di Monza si vedono restituire un ulteriore pezzo della loro storia e del loro splendore». Così l’assessore alla Casa, Housing sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese, Fabrizio Sala, a margine della presentazione del progetto di recupero del «Frutteto matematico» del Parco di Monza, svoltasi questa mattina in Villa reale.
Il progetto prevede la ricostruzione originale secondo l’impianto storico, del Frutteto matematico elemento architettonico vegetale ideato dal Canonica nel disegno originario del Parco di Monza nell’ 800 con un’impostazione rigorosa, a filari che andranno a creare forme geometriche precise.
Uno sviluppo pari a 3.100 metri e ben 600 alberi, utilizzando per la piantumazione delle varietà antiche, verificando la scelta mediante analisi degli studi storici e delle serie botaniche descritte nell’800 oltre al posizionamento di un impianto di irrigazione a goccia e le manutenzioni.
L’obiettivo è quello di costituire in un ampio ambito produttivo un vero e proprio frutteto nell’area della omonima cascina: elemento produttivo e paesaggistico con al cuore la Cascina Frutteto all’interno del Parco di Monza. Il progetto – della durata di 22 mesi – è partito nel marzo 2014 e si concluderà a dicembre 2015.
L’iniziativa è portata avanti della Scuola agraria del parco di Monza con il Parco regionale della Valle del Lambro ed è stata sostenuta da Fondazione Cariplo e da Regione Lombardia attraverso il Fondo di Coesione della presidenza del Consiglio dei ministri.
La piantumazione e messa a dimora di alcuni alberi del “Frutteto” è stata effettuata oggi direttamente dai bambini e dai genitori che si erano prenotati per l’iniziativa ed è continuata in tre sessioni fino al pomeriggio.
Alla manifestazione hanno preso parte anche Antonio Corbari (direttore della Scuola Agraria di Monza), Pierfranco Maffè (vice presidente Scuola Agraria di Monza), Paola Bernasconi (consigliere comunale di Monza) e Dante Spinelli, agronomo e coordinatore del Centro tecnico naturalistico del Parco Valle Lambro.