Monza, parte il conto alla rovescia per il tappo al depuratore di San Rocco

Brianzacque dà il via al conto alla rovescia per i lavori che dovrebbero fermare gli odori al depuratore di San Rocco: nelle previsioni servono 150 giorni per mettere un tappo ai miasmi. Ecco il progetto.
I rappresentanti di Brianzacque e delle istituzioni prima della partenza del conto alla rovescia per il depuratore
I rappresentanti di Brianzacque e delle istituzioni prima della partenza del conto alla rovescia per il depuratore Fabrizio Radaelli

Mancano 150 giorni al traguardo, ovvero al completamento della copertura della prima vasca di sedimentazione primaria dei fanghi del depuratore di San Rocco. I brianzoli potranno seguire il conto alla rovescia che li separa dal 31 luglio quando, salvo imprevisti, l’intervento sarà terminato dando uno sguardo ai tre contatori luminosi accesi mercoledì in via D’Annunzio e negli spazi di BrianzAcque, la società pubblica che gestisce l’impianto. Uno dei tabelloni, che scandisce anche le ore e i minuti, sarà visibile dagli automobilisti che transitano su viale Fermi. Quando gli operai avranno completato i lavori, i display saranno azzerati e riprogrammati per un secondo conto alla rovescia, relativo alla copertura della seconda vasca che sarà sigillata entro febbraio 2017. Chi volesse verificare i progressi dei lavori senza dover arrivare fino a San Rocco può collegarsi al sito www.brianzacque.it, alla sezione “Il Cantiere che cambia il quartiere”. A breve, inoltre, l’azienda collocherà in Centro alcuni totem con le immagini del progetto e della coppia di vasche che, con i loro 60 e 52 metri di diametro, sono tra le più grandi d’Europa.

Le operazioni sono seguite con attenzione da chi abita nelle vicinanze del depuratore in quanto dovrebbero eliminare quasi del tutto gli odori che si sprigionano dal trattamento delle acque di scarico. «BrianzAcque – afferma il presidente Enrico Boerci- è impegnata perché la ristrutturazione di un’opera così rilevante avvenga nei tempi prestabiliti sotto il monitoraggio dei cittadini, dimostrando quanto un’azienda pubblica possa essere trasparente, efficiente e credibile». L’ammodernamento della struttura comprende anche la riqualificazione della sezione di ossidazione biologica: complessivamente i due interventi assorbiranno 10 milioni di euro.