Avete messo da parte una fetta del panettone di Natale? Venerdì 3 febbraio ricorre San Biagio e per tradizione a Monza e nel milanese è la giornata per mangiare l’ultimo dolce avanzato dalle feste e per difendersi dai malanni della gola e dal raffreddore. Perché «a san Bias se benediss la gola e el nas».
A Monza venerdì è in festa l’intero quartiere di San Biagio. Dalle 7 alle 20 saranno chiuse al traffico le vie Torneamento e Prina, nel tratto compreso tra le vie Torneamento e Sella, pacificamente invase dalle bancarelle. Anche se è prevista pioggia.
E poi c’è il programma delle celebrazioni con il tradizionale rito del bacio della reliquia, custodito nell’omonima parrocchia. Sono in programma messe dalle 7.30 del mattino fino alle 18.30 e, oltre al bacio della reliquia, sarà possibile ricevere la speciale benedizione alla gola con i ceri incrociati.
La tradizione, infatti, associa la devozione a san Biagio proprio alla protezione della gola, in seguito a un miracolo che lo stesso vescovo compì, salvando un bambino da una spina che gli si era conficcata in gola.
A presiedere la solenne celebrazione eucaristica, che si terrà alle 18.30, ci sarà quest’anno monsignor Maurizio Rolla, già parroco di San Biagio, che ricorda i suoi quarant’anni di ordinazione sacerdotale. Alla funzione saranno presenti non solo i sacerdoti della comunità pastorale ma anche i parroci della città e i preti nativi della parrocchia o che a San Biagio hanno vissuto il loro ministero.
La festa continuerà poi con la cena insieme alle 20 in oratorio (su prenotazioni, iscrizioni chiuse). Durante l’intera giornata verranno celebrate sei messe: 7.30, 9, 10.30, 11.30 (per gli studenti della scuola San Biagio), 16.30 e 18.30. I fedeli potranno anche partecipare alla recita del rosario alle 8.30, 10, 15, 16 e 18.
In tema di tradizioni c’è la Candelora, il 2 febbraio, che segnerebbe la fine della stagione fredda e l’uscita dal letargo degli animali. Ma secondo la versione prevalente in dialetto lombardo, se nel giorno della Candelora “piove o tira vento nell’inverno siamo dentro”.
La previsione, in una giornata di freddo e pioggia, sembra confermata anche dal laicissimo rito della previsione di Phil la Marmotta, la mascotte di Punxsutawney in Pennsylvania. Phil anche quest’anno ha messo il musino fuori dalla tana, ha visto la sua ombra sul terreno e ha emesso il suo verdetto: “Six more weeks of winter”, ancora sei settimane di inverno. A Punxsutawney Phil viene preso molto sul serio. Il Giorno della marmotta (o Groundhog day) era stato raccontato anche nel film ormai cult con Bill Murray. Guardando le previsioni, potrebbe averci preso anche per la Brianza.
BREAKING: Punxsutawney Phil sees his shadow, predicting #SixMoreWeeks of winter #GroundhogDay. #GHD2017 pic.twitter.com/ap1fitc6Eq
— visit PA (@visitPA) 2 febbraio 2017