Come l’anno scorso non l’hanno fatto il 25 aprile, quando Anpi, Aned e altre realtà antifasciste del territorio hanno presidiato da mattino a sera gli ingressi del cimitero di viale Ugo Foscolo a Monza con gli obiettivi “di onorare la memoria dei partigiani e di impedire alle forze neofasciste di realizzare provocazioni in occasioni del 25 aprile”.
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I militanti di destra l’hanno fatto qualche giorno dopo, quando da commemorare c’era anche l’anniversario della morte di Sergio Ramelli, studente neofascista di Milano ucciso il 29 aprile del 1975 da parte di esponenti dell’estrema sinistra riconducibili ad Avanguardia operaia. La sezione monzese di Lealtà e Azione ha deposto una corona di fiori “sia ai caduti che riposano al campo 62 nel cimitero sia a Sergio Ramelli presso i giardini a lui intitolati dal comune di Monza”, quelli compresi tra le vie Calatafimi e Cappuccini, nel quartiere di San Giuseppe: lo ha reso noto con un post pubblicato su Facebook.
A rivendicare la deposizione della corona di fiori al campo 62 anche l’associazione Memento, sempre con un post condiviso sul social network: attiva in una decina di città del nord e del centro Italia (da Torino a Firenze e a Vicenza), Memento – come si legge sul sito – si propone di valorizzare e salvaguardare il “patrimonio monumentale, storico e ideale rappresentato dai sacrari, dai cimiteri militari, dai monumenti e dai musei che raccolgono i corpi, i cimeli, i ricordi e i simboli di quanti combatterono per l’onore dell’Italia”: a Monza da qualche anno si prende cura del campo dove sono sepolti i fascisti uccisi prima del 1922 e i soldati della Rsi morti tra il 1943 e il 1945.
Immediata la presa di posizione di Anpi Monza e di Aned Monza – Sesto San Giovanni, che hanno scritto al sindaco, al prefetto e al questore: «Avevamo richiesto alle istituzioni e ai responsabili delle forze dell’ordine di vigilare affinché fossero impedite presenze provocatorie anche nei giorni successivi al 25 aprile – hanno dichiarato in una nota stampa – Invece i neofascisti hanno tenuto una loro manifestazione al cimitero: la corona di fiori reca la firma di Lealtà e Azione, organizzazione che fa parte della galassia neofascista di Monza. Sembra che siano anche state danneggiate le lapidi di alcuni partigiani. Chiediamo alle istituzioni e alle forze dell’ordine di adottare misure per impedire che forze che si dichiarano apertamente fasciste possano agire indisturbate nella nostra città».