Monza, nuovo ecografo per la Breast unit di senologia del San Gerardo: innovativo e “green”

VIDEO - Un nuovo ecografo per l’ospedale San Gerardo di Monza dall’associazione Cancro Primo Aiuto Onlus. È stato presentato giovedì mattina ed è un innovativo apparecchio portatile a ultrasuoni per le sale operatorie della breast unit di Senologia.
Asst Monza e Cancro primo aiuto onlus, presentazione nuovo ecografo per sale operatorie di senologia: Matteo Stocco
Asst Monza e Cancro primo aiuto onlus, presentazione nuovo ecografo per sale operatorie di senologia: Matteo Stocco Redazione online

Un nuovo ecografo per l’ospedale San Gerardo di Monza dall’associazione Cancro Primo Aiuto Onlus. È stato presentato giovedì mattina ed è un apparecchio portatile a ultrasuoni per le sale operatorie della breast unit di Senologia diretta dal dottor Riccardo Giovanazzi.

Uno strumento nuovo, portatile, tecnologicamente avanzato, multidisciplinare e con immagini aad alta risoluzione, in comodato d’uso gratuito, che l’associazione Cancro Primo Aiuto Onlus ha fortemente voluto con l’obiettivo di rendere la chirurgia sempre più attenta alla salute del paziente. Servirà in fase operatoria a individuare i tumori più piccoli.

«Il peso della breast unit è dato dall’alto valore scientifico e tecnologico, della ricerca e della cura e, in generale, dalla mole di lavoro svolta in questi otto anni di attività. L’integrazione funzionale e operativa delle singole figure professionali ha dato risultati significativi. Il mio ringraziamento va a Cancro Primo Aiuto che attraverso questa donazione ci sprona a fare sempre meglio», ha commentato il direttore generale dell’Asst Matteo Stocco.

La breast unit dell’ospedale monzese conta 30 specialisti che seguono tutto il percorso diagnostico e terapeutico del tumore alla mammella. Nel 2016 ha effettuato 540 interventi chirurgici, oltre un centinaio dedicati alla chirurgia ricostruttiva, ha eseguito 500 biopsie con sistemi eco guidati e 100 con l’apparecchio per la diagnosi sempre più precoce e mini-invasiva (mammotome) che permette biopsie multiple.

«È importante utilizzare metodiche sempre più sofisticate per individuare anche i tumori più piccoli mentre si opera – sottolinea Riccardo Giovanazzi – quelli che non si vedono e non si sentono al tatto: oggi più dell’80% dei casi che arrivano alla Breast Unit. Grazie a questa donazione attiviamo un ulteriore beneficio tecnologico, Cancro Primo Aiuto ci aiuta e ci stimola e la chirurgia apre una strada “green”, attenta alla salute del paziente, con un minor carico di radiazioni rispetto a quelle normalmente utilizzate».

Una stima ricambiata dall’associazione: «Questa Breast Unit è diventata un punto di riferimento anche per noi. In questo caso un ringraziamento particolare va al consigliere della onlus Nicola Caloni: è grazie al suo contributo che abbiamo potuto fare questa donazione», ha detto il presidente Antonio Bartesaghi.

«E speriamo presto di farne una più grande con l’acceleratore lineare per cui continuiamo a raccogliere fondi», ha fatto eco l’ad Flavio Ferrari.

Alla presentazione erano presenti anche il vicepresidente regionale Fabrizio Sala e l’assessore regionale al welfare Giulio Gallera e il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti.