A Monza è guerra sui monopattini elettrici. La Go Volt, start up impegnata nella mobilità sostenibile, ha annunciato, con un comunicato, l’arrivo in città dal 4 settembre di 60 monopattini elettrici, in sharing, pronti a girare per le vie del centro storico, nel parco, in zona stazione e intorno all’ospedale e università.
Un lancio in piena regola nei giorni in cui i riflettori del mondo sono puntati su Monza. Peccato che dell’operazione l’amministrazione comunale non fosse stata informata.
«Ho solo ricevuto una comunicazione – spiega Federico Arena, assessore alla Sicurezza e viabilità – in cui mi informavano che, siccome Monza è una bella città, l’avevano scelta per sperimentare i loro veicoli. È un’operazione assolutamente illecita e per questo riceveranno nei prossimi giorni l’invito a ritirare tutti i veicoli».
Uno stop “piccato” dunque all’attività che la società Go Volt (titolare di 150 veicoli a Milano) ha illustrato in modo dettagliato: nessun parcheggio dedicato, ma una modalità free-floating.
«Il servizio – spiegavano nell’annuncio – è dedicato ai maggiorenni anche sprovvisti di patente o patentino. Basta scaricare la app di Go Volt, inserire i dati e la modalità di pagamento per poter sbloccare un monopattino e iniziare il percorso». I costi? Un euro per lo sblocco e 15 centesimi al minuto per girare da un capo all’altro di Monza, dalle 7 a mezzanotte, sette giorni su sette.
Non succederà, come ribadisce l’assessore Arena, che specifica: «Fino ad oggi i monopattini elettrici erano consentiti solo in area privata. Con il decreto firmato dal ministro Toninelli (ormai ex, ndr) a luglio si apre alla sperimentazione in aree comunali, ma occorre una delibera del consiglio comunale che a Monza non c’è, una cartellonistica specifica e l’individuazione di aree dove è consentito muoversi in monopattino elettrico».
Un iter che in città non è neppure iniziato. «Come amministrazione non diciamo no ai monopattini elettrici – prosegue Arena- ma occorre studiare i percorsi, valutare i costi della cartellonistica e fare una gara per affidare il servizio alla società di sharing che farà la miglior offerta».
La linea sembra la stessa adottata dal Comune di Milano che, a metà agosto, ha sospeso, tra le polemiche, l’attività di noleggio e ora è al lavoro per fissare i criteri per portare monopattini, segway, hoverboard, skateboard e monoruote sulle strade.
Entro fine settembre Milano ha annunciato la pubblicazione di un avviso pubblico per manifestazioni di interesse rivolto alle società che vorranno attivare servizi di micromobilità in condivisione con veicoli dai requisiti specifici come la marcatura Ce, la presenza di segnalatori sonori e luminosi. I veicoli posizionati da tra l’arengario, il parco, la stazione e l’ospedale, possono raggiungere una velocità massima di 20 km/h, sono dotati di segnalatore acustico, luci di posizione, catarifrangenti laterali e doppio freno; per un peso complessivo di 13 chili.
«Nei giorni scorsi abbiamo cercato di contattare il comune di Monza. Auspichiamo di riuscire ad aprire presto un dialogo con la pubblica amministrazione, affinché nasca una collaborazione per fornire un servizio utile ai cittadini e in sintonia con il contesto urbano», hanno commentato dalla start up.