I carabinieri della Compagnia di Monza hanno arrestato in flagranza un egiziano di 47anni per stalking ai danni di una studentessa minorenne che per due settimane sarebbe stata molestata su un autobus mentre era diretta a scuola. Ascoltata in modalità protetta in caserma avrebbe riferito che un uomo molto più grande di lei, a bordo del bus, l’avrebbe approcciata in maniera insistente anche con tentativi di palpeggiamento.
I militari hanno quindi avviato le indagini e si sono presentati in borghese sul mezzo pubblico vedendo il 47enne in azione. Arrestato, è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Intanto, nella giornata contro la Violenza sulle donne, anche l’Arma dei Carabinieri aderisce alla campagna internazionale “Orange the world” promossa dalle Nazioni Unite e sostenuta da Soroptimist International. Un fascio di luce arancione illuminerà il Comando Provinciale di Monza Brianza, proiettando il sentito auspicio di un futuro luminoso ed ottimista, privo di violenze di genere per tutte le donne.
All’interno poi della caserma, uno spazio dedicato, accogliente e riservato a confortare e supportare le testimonianze rese dalle vittime di violenza, realizzata ad hoc dal Soroptimist International d’Italia Club di Monza nell’ambito del progetto nazionale “Una stanza tutta per sè”.
Analoga iniziativa è stata concretizzata presso la Tenenza di Cesano Maderno, con un’aula per le audizioni di donne vittime di violenza realizzata dal Comitato locale di Cesano Maderno denominato “Se non ora quando?” (sempre nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sè”).
Ricordato poi il “codice rosso”, specifico strumento normativo che regolamenta le attività investigative portate avanti da tutti i comandi (1 Tenenza, 4 Sezioni Radiomobile, 24 Stazioni a copertura di 55 comuni),capillarmente dislocati sul territorio provinciale.
“I dati – dicono dal Comando provinciale dell’Arma – mostrano un andamento pressoché costante, manifestazione evidente della difficoltà di debellare il fenomeno, ma anche espressione dello sforzo collettivo di rendere culturalmente inaccettabile la violenza di genere”.