Monza, minacce ad anziano disabile che fa rimuovere l’auto abusiva: «Ti spezzo le gambine»

Ha fatto rimuovere dalla polizia locale un’auto che per due giorni ha occupato il posto riservato e ha ricevuto un biglietto minaccioso con la promessa di vedersi “spezzate le gambine” se lo dovesse rifare. È successo a Monza ed è un caso che ricorda molto quello dell’estate a Carugate.
Monza Parcheggio disabili via Durini
Monza Parcheggio disabili via Durini Fabrizio Radaelli

“So dove abiti. Rompi ancora le macchine che ti spezzo le gambine, così il tesserino ti serve”. L’uomo, 80 anni di Monza, ha fatto rimuovere l’auto di un finto disabile da un parcheggio riservato a portatori di handicap in via Durini e, come risposta, ha trovato questo biglietto tra i tergicristalli della sua macchina.

Un gesto «di pessimo gusto», ai danni di una persona che disabile lo è per davvero: l’anziano ha serie difficoltà motorie causate da patologie che lo costringono a camminare a piccoli passi appoggiandosi al suo bastone.


LEGGI Insulti a un disabile, l’autore scrive alla Ledha per scusarsi



LEGGI Cartello contro i disabili: la Procura di Monza indaga il presunto autore

Sulla sua auto spicca il contrassegno blu riservato ai disabili, che gli dà il diritto di parcheggiare negli stalli delimitati dalle strisce gialle.
«È successo settimana scorsa – ha raccontato – Stavo cercando parcheggio in via Durini: in quella strada ci sono due posteggi riservati ai disabili. Come spesso accade, anche quel giorno erano occupati. Una delle due auto posteggiate era però priva di contrassegno: nonostante questo, è rimasta lì, ferma, per un paio di giorni. Sembrava che il proprietario non avesse alcuna intenzione di spostarla, e allora non ho potuto che chiamare la polizia municipale».

Oltre alla multa per divieto di sosta su parcheggio riservato a disabili, che ammonta a 84 euro, al proprietario dell’auto in questione sono stati notificati anche altri 150 euro, il costo per l’intervento del carro attrezzi, che ha liberato il parcheggio occupato.

Tempo un paio di giorni ed ecco che si ritrova sulla propria auto il biglietto incriminato. Un gesto che ricorda quanto accaduto nel parcheggio del centro commerciale Carosello di Carugate: alla fine di agosto un uomo, multato per aver parcheggiato in uno stallo riservato ai disabili, aveva pensato di “vendicarsi” appendendo un cartello anonimo, ma colmo di insulti (“a me 60 euro non cambiano nulla ma tu rimani sempre un povero handiccappato… sono contento che ti sia capitata questa disgrazia” si leggeva, con tanto di errore ortografico) là proprio dove aveva posteggiato.

Ora ha intenzione di denunciare l’accaduto perché «episodi del genere lasciano senza parole e generano profonda tristezza».
Eppure, secondo il monzese, con qualche accorgimento una manciata di stalli in più, nelle vie della movida in cui sono previsti tre parcheggi per disabili, si potrebbero ottenere, magari eliminando qualche divieto di sosta o restringendo un po’ la ciclabile.