Monza manda i tutor nelle strade della movida: «Dissuasori del degrado»

Dal 13 giugno all'1 agosto, il venerdì e il sabato, a Monza gli “street tutor” monitoreranno alcuni luoghi critici della movida.
Movida in via Bergamo
Movida in via Bergamo

Chi nelle vie della movida di Monza alzerà troppo la voce, disturberà i residenti o si comporterà in modo non appropriato potrebbe imbattersi negli “street tutor” che dal 13 giugno al 1° agosto, il venerdì e il sabato, monitoreranno alcuni luoghi critici della città per tentare di convincere gli intemperanti di tutte le età a rispettare i regolamenti comunali e «i principi della buona educazione e della civile convivenza».

Monza manda i tutor nelle strade della movida: referenti della sicurezza dal 13 giugno all’1 agosto

I “referenti della sicurezza” seguiranno un corso di formazione promosso dalla società “Top Secret Investigazioni e Sicurezza” di Ferrara, che garantisce servizi simili in altre città, a cui il Comune ha affidato l’organizzazione dell’attività degli street tutor per una spesa di 19.910 euro. Gli addetti entreranno in azione tra le 20 e l’una di notte nelle strade con una alta concentrazione di locali, nei giardini della stazione e all’esterno del Binario 7.
«Saranno una sorta di dissuasori del degrado e non un surrogato dei poliziotti – spiega l’assessore alla Legalità Ambrogio Mocciadovranno sensibilizzare il pubblico a tenere un comportamento corretto e, se dovessero vedere qualcosa che non gira per il verso giusto, dovranno avvertire» le forze dell’ordine. «In altre città – aggiunge – questo modello ha funzionato: se la sperimentazione si concluderà positivamente potremmo replicarla in altri periodi» dell’anno.

Monza manda i tutor nelle strade della movida: il progetto contro la malamovida

Il progetto si inserisce tra le azioni varate dall’amministrazione per cercare di contrastare gli eccessi della malamovida, come previsto dal protocollo firmato nel giugno 2024 con la prefettura, Confcommercio e Confesercenti. I referenti, si legge nel documento redatto dagli uffici del Comune, dovrebbero garantire «le esigenze di tutti» sia di chi frequenta i locali sia di chi abita nelle strade che la sera si animano. Dovrebbero, in sostanza, fornire «una innovativa risposta mirata» per prevenire i conflitti, anche attraverso la mediazione, promuovere e aumentare la sicurezza degli spazi pubblici e dei «luoghi deputati all’intrattenimento e alla convivialità».
Il nuovo servizio, secondo i responsabili della polizia locale, dovrebbe fornire una risposta alle preoccupazioni sempre più diffuse tra i cittadini che, come dimostrano diversi questionari e ricerche compilati negli ultimi anni, lamentano una «crescente paura della criminalità» e il timore di «subire reati»: gli street tutor dovrebbero contribuire a migliorare la percezione della sicurezza che «aumenta con l’incremento della fattiva presenza sul territorio delle istituzioni».