Sarà lo studio di Stefano Boeri a progettare l’abbattimento delle barriere architettoniche dell’Arengario di Monza e l’installazione di un ascensore: il Comune ha affidato formalmente all’archistar per 72. 165 euro l’incarico nell’aria da alcuni mesi. Boeri, infatti, ha effettuato un sopralluogo nel palazzo medievale il primo agosto insieme ad alcuni collaboratori, al sindaco Paolo Pilotto, all’assessore alle Opere pubbliche Marco Lamperti e ai tecnici del municipio.
Monza: lo studio Boeri progetta l’ascensore in 80 giorni
«Lavoreremo insieme per rendere non solo accessibile a tutti, ma anche vivo l’Arengario – ha affermato in quell’occasione – terremo conto dei cambiamenti che lo hanno interessato in quasi ottocento anni. Sarà una sfida difficile, ma appassionante». L’edificio monzese, ha aggiunto, presenta una «sequenza di interventi che non si trova facilmente altrove».
Ora, dopo aver risposto all’invito formale ricevuto da piazza Trento e Trieste, avrà 35 giorni di tempo per presentare il progetto di fattibilità tecnico economica e 45 per quello esecutivo: per l’opera, che dovrà rispettare i paletti fissati dalla Sovrintendenza, la giunta ha già stanziato 700.000 euro.
Monza: l’ascensore per l’arengario inaccessibile chiuso dal 2021
La posa dell’ascensore è indispensabile per consentire agli uffici di riaprire il salone al primo piano, inutilizzato dal 2021, in seguito al ricorso al Tribunale di Milano presentato dalla Ledha, la Lega per i diritti delle persone con disabilità, che è costato all’ente una condanna per discriminazione.
I lavori, secondo le previsioni effettuate la scorsa estate, potrebbero protrarsi per un anno abbondante: «Contiamo di completarli entro la fine del nostro mandato – ha dichiarato Pilotto durante il sopralluogo – l’Arengario ha un significato forte per i monzesi e una bellezza intrinseca: vogliamo renderlo di nuovo fruibile per le esposizioni e gli incontri».