Sporcizia, spaccio e degrado. C’è chi ha detto basta alla terra di nessuno che da anni si è creata nella zona compresa tra le vie Ghilini e Cesare da Sesto a Monza, nei pressi dell’alzaia del canale Villoresi. Lucio Carlino, referente per Monza dell’associazione Plastic Free onlus domenica 10 gennaio si è rimboccato le maniche e ha ripulito da solo quel boschetto dove abitualmente si danno appuntamento spacciatori e consumatori di eroina e persone che scaricano rifiuti di ogni genere: da quelli domestici fino ai mobili dismessi e agli scarichi edilizi.
Nei mesi scorsi i volontari di Plastic Free e di Legambiente si erano dati appuntamento in più occasioni per fare pulizia ma tempo pochi giorni e tutto tornava come prima. «Il mio sogno – ha scritto Carlino in un post – è che il boschetto della morte che vedo quasi ogni giorno dalla pista ciclabile diventi il boschetto dell’amore dove i bambini e gli animali possano giocare serenamente». Lui lo ha ripulito «con orgoglio e con la speranza di tempi migliori» ma nel frattempo chiede più decoro e più sicurezza con l’installazione di telecamere.