Monza: le nuove tapparelle si sciolgono, protestano gli inquilini Aler

Protestano gli inquilini di via della Birona per i disagi, la discarica di macerie rimasta, i lavori mai completati.
La protesta degli inquilini Aler di Monza
La protesta degli inquilini Aler di Monza Sarah Valtolina

Si sono dati appuntamento giovedì 9 marzo, in mattinata, davanti all’ingresso degli uffici Aler, in via Baradello a Monza, alcuni rappresentanti del Comitato inquilini di via della Birona. Una protesta sostenuta anche dal sindacato AS.I.A. Usb Monza Brianza. Accanto a loro anche Michele Quitadamo, rappresentante sindacale e i consiglieri di Lab Monza Lorenzo Spedo e Francesco Racioppi.

Case Aler: la discarica e le tapparelle sciolte

In mano tenevano i cartelli con le foto dei loro appartamenti, danneggiati e trascurati. «Nel 2020 sono iniziati i lavori per la realizzazione del cappotto e l’efficientamento energetico nel nostro condominio – raccontano -. Peccato che i resti del cantiere siano ancora abbandonati e abbiano formato una discarica di rifiuti a cielo aperto accanto al nostro palazzo». Ma non solo. Stando ai racconti degli inquilini il materiale utilizzato per i lavori non sarebbe stato adeguato. La prova più lampante sono le “nuove” tapparelle, installate solo a giugno dello scorso anno e già danneggiate. Il sole a picco dell’estate appena passata le ha letteralmente sciolte.

Alcuni inquilini del primo piano, tornati dalle vacanze, non hanno più potuto sollevarle, e da allora (era luglio 2022) vivono imprigionati in casa, senza poter accedere all’unico balcone e senza poter far entrare la luce del sole. È andata meglio a chi, come una condomina del sesto piano, ha la tapparella bloccata da otto mesi, senza riuscire più ad abbassarla. «Aler ci ha promesso che le avrebbe sostituite tutte entro novembre 2022, siamo a marzo e solo pochissime tapparelle sono state sostituite», spiegano.

Case Aler e il controsoffitto che crolla

Sempre la scorsa estate si è staccata una parte del controsoffitto dei box. E anche in questo caso gli amministratori del condominio hanno provveduto a puntellare il muro, e delimitare la zona. «I lavori di quel cantiere non sono ancora terminati e non sappiamo nemmeno quando ci sistemeranno le tante cose lasciate in sospeso»: dai balconi mai finiti ai battiscopa non posizionati fino ai nuovi serramenti che, in alcuni casi, si staccano pericolosamente quando vengono messi nella posizione basculante.

«Abbiamo segnalato queste cose all’Aler decine di volte, inviato mail ma niente cambia. Vogliamo solo che vengano rispettati i nostri diritti». 

I consiglieri comunali presenti si sono impegnati a farsi portavoce delle istanze dei condomini direttamente in consiglio comunale. «Si dovrebbe aprire un tavolo permanente tra Aler e il sindacato, per poter dare voce ai problemi di questi cittadini», hanno aggiunto Spedo e Racioppi.