Monza, l’associazione HQ lamenta il silenzio riguardo lo stanziamento mancante per il prolungamento della M5

Il dito è stato puntato in modo particolare contro lo Stato e la regione Lombardia. La somma è necessaria per l'incremento dei costi per la linea metropolitana
Le ultime tre fermate del prolungamento della M5 a Monza
Le ultime tre fermate del prolungamento della M5 a Monza

Tutto fermo. L’associazione HQ Monza torna a lanciare l’allarme per denunciare il silenzio dello Stato e della Regione riguardo i 400 milioni di euro che mancano per indire la gara d’appalto per il prolungamento (ormai non più rinviabile) di M5. Il progetto è pronto, le verifiche sono state completate e sono iniziati gli espropri. È già stato stanziato anche un miliardo 300 milioni di euro, ma non basta. L’aumento dei prezzi ha fatto lievitare il budget preventivo di ulteriori 400 milioni sui sette anni previsti per il completamento dell’opera. «Si tratta di un aumento di circa 57 milioni all’anno, un importo considerato del tutto normale per una grande opera come questa. E allora perché tutto è fermo? -si chiedono dall’associazione, che da anni monitora l’andamento del progetto della realizzazione della tratta che collegherà la stazione di Bignami fino alla zona nord di Monza-. Nessuno si dà da fare nel silenzio impressionante di Stato e Regione. È come se non comprendessero l’urgenza di questo prolungamento che ridurrà certamente il traffico delle auto tra Milano e Monza».

Associazione HQ: preoccupano i dati dell’inquinamento tra Monza e Milano

Un dato, quello della riduzione del traffico e quindi anche dell’inquinamento prodotto, che è al centro delle accuse mosse da HQ. «Ancora non è iniziato l’inverno e ricomincia il tormentone delle polveri sottili a Milano e Monza, le città più inquinate d’Italia -spiegano dall’associazione-. Un problema decennale e in peggioramento che richiede interventi strategici per ridurre il traffico, proprio come la realizzazione della tratta M5. Secondo l’International institute for applied system analysis, il conglomerato urbano di Milano con l’area di Monza è al primo posto in Europa per decessi prematuri causati dall’inquinamento atmosferico. Non possiamo restare immobili di fronte a questo stillicidio di morti per inquinamento».