Monza: la protesta di Sant’Albino per le ciclabili, una immersa nei rovi

Il Comitato di quartiere Sant’Albino San Damiano denuncia lo stato delle ciclablili: quella di via Adda corre nei rovi, quella sulla rotonda è appuntita.
Monza ciclabile del Villoresi
Monza ciclabile del Villoresi Fabrizio Radaelli

Dovrebbe essere una strada comoda e sicura da percorrere in bicicletta per evitare il traffico cittadino e persino quello extraurbano. Invece, la ciclabile di via Adda a Monza, quartiere Sant’Albino, si presenta in condizioni tutt’altro che agevoli per chi inforca le due ruote.

Monza: il Comitato di quartiere denuncia lo stato della pista di via Adda

A segnalarlo è il Comitato di quartiere Sant’Albino San Damiano. Lo stato del passaggio è in condizioni critiche con erba e siepi incolte, rami di alberi che toccano terra, l’asfalto a tratti inesistente, avvallamenti a prova di cadute e di forature. La pista di via Adda non è mai stata un “gioiellino” ma negli ultimi tempi, complici forse anche le piogge che hanno permesso alla natura di riprendersi i propri spazi, versa in una situazione ancora peggiore del solito mettendo in seria difficoltà i ciclisti.

Monza: la protesta di Sant’Albino per le ciclabili, una famiglia in difficoltà

«A noi sembra inconcepibile che questo passaggio si trovi in queste condizioni» affermano i santalbinesi.
Domenica scorsa un cittadino che fa parte del Comitato afferma di aver visto con i propri occhi una famigliola di ciclisti con bambini piccoli al seguito costretta a scendere dalla bici per l’impossibilità di percorrere in sicurezza quel tratto di ciclabile e camminare a ridosso della strada provinciale. E non è solo questa la criticità per pedoni e ciclisti.

Monza: la protesta di Sant’Albino, anche il passaggio sulla rotonda è a rischio “spiedini”

Il passaggio ciclopedonale che evita la cosiddetta rotonda killer di Sant’Albino risulta pericoloso con aste di ferro che fuoriescono tanto da sembrare lance (o «spiedini per infilzare i polli» come afferma qualcuno) e i nuovi pali fissati a un sostegno cementato marcio. «Per non rischiare – afferma un ciclista –la percorro a piedi tenendo ben stretti il manubrio e i freni».